Articolo »

Sbarco in Normandia. Quando si vive la storia grazie alla guida... Costa Mediterranea: al Teatro Osiris concerto classico

Mercoledì (17, ndr) è stato il grande giorno dello “Sbarco in Normandia” gita organizzata direttamente dalla Stat (bravo Dino!) che ha fatto ritrovare sotto la Costa Mediterranea giunta a Le Havre il suo pullman a due piani coi bravissimi (ed eleganti) autisti reduce dalla Casale-Copenhagen. Attraverso il “Pont de la Normandie”, secondo al mondo per la lunghezza della campata sospesa, si arriva ad Arromanches dove si trovano le spiagge di Gold, Juno e Sword, qui sbarcarono Canadesi e Inglesi nel D-Day (6 giugno ‘44): si distingue subito la guida Jil Le Gouille, un bretone preparatissimo. Ci dona l'emozione di un viaggio nel passato, a tratti commovente, a tratti terribile... Poi dalla table d'orientation di Arromanches-les-Bains vista del porto artificiale (Mulberry-B) o meglio quanto ne resta (ottima l'dea della torretta belvedere circolare). La spiegazione: il porto venne assemblato in Gran Bretagna e rimontato al confine occidentale di Gold Beach, davanti al piccolo paese di Arromanches, I resti di questa eccezionale opera del genio militare alleato sono ancora oggi visibili dalle spiagge di Arromanches e del vicino paese di Asnelles. Breve stop sulla piazza del 6 giugno 1944 (place du 6 juin 1944) proprio in centro città di Arromanches, di fronte alla Manica. Pia Junior fa una seconda colazione a base di specialità locali. Quindi tappa a Longues Sur Mer, dove si trova l’unica batteria costiera tedesca rimanente, cannoni compresi. Prosecuzione per il Museo memoriale della battaglia a Bayeux. C'è la sala Eisenhower , quella Montgomery. Ci intriga tra i cimeli la jeep “fotografica” (la consigliamo al nostro Igor). Pausa graditissima in una villa in mezzo a un parco a Bayeux, ristorante di livello (con entratta strettissima per far "esibire" gli autisti) dove il pranzo si apre con ostriche freschissime e champagne. Grande commozione al pomeriggio al cimitero americanio di Colleville 9.387 tombe. Ognuna di esse è segnalata da una stele di marmo bianco a forma di croce o di stella di Davide. All’interno del cimitero si trova il memoriale, composto da un colonnato semi-circolare al centro del quale si innalza una statua di bronzo di circa 7 metri di altezza, simbolo della gioventù americana, sulla quale si può leggere l’iscrizione: "Mine eyes have seen the glory of the coming of the Lord". Alle estremità del colonnato osserviamo due logge ricoperte di mosaici rappresentanti tre fasi della battaglia di Normandia: gli esploratori aviotrasportati che hanno preceduto lo sbarco, il piano navale Neptune e lo sbarco sulle cinque spiagge. Poi ia guda si distingue ancora facendo rivivere lo sbarco alleato dalla collina che sovrasta la spiaggia di Omaha. Si distingue anche durante i trasferimenti in bus nel far conoscere meglio la Normandia con le sue abbazie (ricordiamo San Martino a Formigny dove fu vinto l'esercito inglese dalle truppe francesi e bretoni nel 1450) e i suoi cimiterini. Terra di mare e di storia asciutta a volte drammatica (pensiamo a Giovanna d'Arco...) Apprezziamo in finale i complimenti di Marco Mazzarello, sindaco di Mornese, anche lui "monferratino": «Una escursione da ripetere, mi sono sffoermato a lungo coi miei figli... Una storia vissuta», dice fermamente; la proporrà come gita scolastica. Tra gli altri tour, questi in diretta Costa, due a Parigi un Honfleur (vi han partecipato gli Allara) e un Versailles, altrettanto riusciti. Alla sera sulla Mediterranea (alla partenza scorre la costa della Normandia, a sinistra, poi si doppia Cherbourg verso la Spagna) si ripete il rito dei “tanti auguri” (vedi in questa pagina, all'inizio) per compleanni e anniversari di matrimonio. Alla sera al Teatro Osiris concerto classico al piano Gheorghi Peremitin, al violino Vicotro Toderan, c'è chi approfittando del fatto che siamo del primo turno ritorna a sentirlo Inizia poi la traversata al largo del Golfo di Biscaglia e i telefonini ammutoliscono (vien voglia di buttarli a mare, non le recuperemmo più. è profondo quattro mila metri...), passiamo da quello che una volta era il portiere nella hall (customer service, siamo quasi amici con lui contratto l'ora delal sveglia telefonica...) per chiedere se per caso funziona il telefono in camera, ci scrive le istruzioni per attivarlo: 30 segnale 01139 + numero due segnali , altre otto cifre... dovevamo studiare ingegneria... A casa si preoccupano un po' del silenzio, da tempo chiediamo una cabina cablata... FOTO. All'osservatorio dei Mulberry (ci salutano i Pia); cannoni a Longues Sur Mer, pausa alle ostriche a Bayeux

Profili monferrini

Questa settimana su "Il Monferrato"

Roberto De Alessi

Roberto De Alessi
Cerca nell’archivio dei profili dal 1871!