L’addio a Vittorio Lazzarino, un maestro della montagna
Sono stati celebrati giovedì 3 settembre al Ronzone i funerali di Vittorio Lazzarino, 78 anni, il “maestro casalese di montagna” che si è spento all’età di 78 anni dopo una lunga ed estenuante malattia. Il decesso è avvenuto alla casa di riposo di cui era ospite negli ultimi tempi. Personaggio conosciutissimo tra coloro che praticano attività di montagna, Lazzarino è stato una figura di spicco, un pezzo di storia del Cai di Casale di cui è stato socio per oltre 60 anni e presidente dal 1981 al 1984, patrocinatore e trascinatore di tutte le attività sciistiche e alpinistiche.
Nel novembre scorso, l’attuale presidente Marco Moro, lo aveva premiato con l’aquila d’oro per la sua lunga militanza nell’associazione e per l’impegno profuso. Ex dipendente del Comune, Lazzarino era istruttore nazionale di sci-alpinismo, maestro di sci, appassionato di mountain bike - disciplina che praticava da diversi anni partecipando a trekking in montagna molto impegnativi - e di pesca.
«Vittorio può essere considerato la punta di diamante dell’alpinismo e dello sci-alpinismo casalese. Per oltre quarant’anni è stato il punto di riferimento per tutti coloro che frequentavano la montagna - lo ricorda con affetto Gian Luigi Ravera, presidente dell’Associazione Nazionale Alpini di Casale - Memorabili le sue spedizioni in varie parti del mondo, dall’America Latina alle montagne dell’Asia dove proprio in una di queste incontrò Alexa, la sua dolce consorte.
Dispensatore di consigli, generoso e paziente con tutti, mettendo a disposizione la sua capacità e la sua esperienza. Conobbi Vittorio nell’inverno 1975-76 nel negozio “Il barbacapelli” di via Roma mentre si faceva “scolpire a rasoio” i pochi capelli che ancora aveva. A quel tempo pur essendo un amante della montagna, non sapevo sciare ed ero allettato dalle proposte che lo Sci Club Casale proponeva, ma come fare? Immediata la sua risposta: “Se questo fine settimana hai tempo e voglia facciamo un giro assieme”, mi disse. Aggiunse: “Sei attrezzato?” Naturalmente risposi positivamente e fu così che iniziò un sodalizio (ed una amicizia) che durò per molti anni. Ricordo la preoccupazione che mi tenne ansioso per tutto il viaggio, pensavo “chissà su quali impianti mi porterà, spero di non essere sempre con il sedere a terra”. Nulla di tutto questo. Ci fermammo prima del paese e su un “fazzoletto” di neve mi fece trascorrere la giornata a scalettare e scendere a spazzaneve. Fu un giorno molto fruttuoso. Da quel momento iniziò tutto il mio percorso fino a diventare aiuto istruttore. Le ultime nostre esperienze insieme furono quelle in mountain bike per le colline del Monferrato. Ciao maestro: sì caro Vittorio forse di maestri ce ne sono altri, ma tu sei stato “il maestro”».
Vittorio Lazzarino, oltre alla moglie, lascia anche la figlia Katja e il fratello Agostino. La salma è stata tumulata nella tomba di famiglia nel cimitero di Morano.
Nella foto Vittorio Lazzarino riceve l’aquila d’oro da Marco Moro