Le strade della collina monferrina sono al collasso

di Claudio Galletto

Sono diversi gli automobilisti che lamentano la situazione legata alle condizioni di diversi tratti di infrastrutture stradali collinari, dalla presenza di buche al manto sconnesso senza dimenticare le condizioni di rive, fossi e segnaletica. E ora che l’inverno lascia la sua eredità, insieme alle recenti precipitazioni, e che l’erba inizia a crescere a bordo strada, le criticità sembrano emergere con maggiore evidenza. E a volte a presentare le situazioni di maggior rilevanza sono anche strade ad alto transito accendendo anche i timori legati alla sicurezza stradale.

Qua e là spuntano cartelli che invitano a procedere a velocità ridottissima, anche inferiore ai 30 chilometri orari, anche se fuori da centri abitati. Ma va da sé che – ed è un altro motivo di protesta – la riduzione del limite viene accettato nella misura di provvedimento temporaneo “e non permanente” come sembrerebbe diventare in alcuni casi nei quali non appaiono soluzioni risolutive all’orizzonte. La mappa dei tratti più discussi è ampia e si possono solo fare alcuni esempi.

Fra questi la provinciale che da Castelletto Merli conduce verso Alfiano Natta, nel tratto fra il bivio per Moncalvo-Chiosso e l’ex stazione di Guazzolo oppure il tratto di provinciale che porta da Piancereto verso Ponzano, nella parte finale che precede l’arrivo del centro ponzanese. Ma sul versante astigiano è quanto mai accesa la questione legata al tratto dell’ex statale Casale-Asti nel tratto compreso fra Calliano e il capoluogo astigiano: qui si attendono interventi che risolvano le condizioni di dissesto del manto stradale, a seguito di alcune opere legate alla rete fognaria che attendono la riasfaltatura della corsia soprastante. Infine resta aperto in quest’area il capitolo relativo alla bretella esterna al concentrico di Calliano e qui la faccenda si protrae da decenni senza, al momento, vedere spiragli certi.