Eternit Demezzi risponde al ministro Balduzzi inviando tutta la documentazione a Roma. Venerdì 23 la sfilata di protesta. Manifestazione degli studenti. Venerdì 22 sfilata di protesta in centro
di Alberto Marello e Massimiliano Francia
Alle 20,25 di giovedì 22 il comune dirama una nota ufficiale: «Fermo restando l’indirizzo espresso dal Consiglio Comunale, la Giunta ha indicato con chiarezza la propria posizione in merito, lavorando in questi giorni, con spirito di condivisione, agli opportuni approfondimenti. Di fronte all’autorevolissimo intervento del Prof. Balduzzi, Ministro competente in materia, la stessa Giunta, nel rispetto delle prerogative dello Stato, ha ritenuto di operare nella direzione da Lui auspicata. Il Sindaco e la Giunta hanno pertanto inviato un telegramma di risposta allo stesso Signor Ministro e nelle prossime ore faranno pervenire in Roma una dettagliata documentazione atta a fornire tutti gli elementi di valutazione».
Venerdì 23 la manifestazione per contestare la decisione del Comune
Venerdì 23, alle ore 19 in piazza Mazzini, partirà un corteo per manifestare il dissenso nei confronti della scelta positiva fatta dal Comune di Casale sull'offerta di Stephan Schmidheiny. «Ci troveremo in Piazza Mazzini per dare inizio ad un corteo "funebre" - si legge nel gruppo "Il funerale della Giustizia" di facebook - In un periodo di luci, pacchi dono ostentati sugli alberi e musica diffusa nelle vie del centro incombe la scelta del nostro comune di cedere alle offerte» di Schmidheiny.
Il ministro Balduzzi ha chiamato il sindaco demezzi
Il ministro Renato Balduzzi ha chiamato ieri tra le 18,30 e le 19 il sindaco di Casale Giorgio Demezzi per invitarlo a «un supplemento di riflessione» sulla decisione di accogliere la proposta dell’imputato svizzero Stephan Schmidheiny che ha offerto 18,3 milioni di euro per rinunciare alla costituzione di parte civile un mese e mezzo prima della sentenza,
anche per l’esigenza dei necessari «approfondimenti giuridici».
Una telefonata fatta «sia come ministro alla Sanità sia come Piemontese», nel corso quale Balduzzi ha espresso la persuasione che la rivalutazione da parte del sindaco di Casale avvenga tenendo conto della «storia e del ruolo che il Comune» ha avuto in questa tragica vicenda e ha evidenziato che «non c’è nessuna contrapposizione di tipo politico».
L’impressione è che il sindaco ci stia pensando, anche dopo l’invito rivoltogli lunedì sia dai familiari della vittime sia dal giornalista Gad Lerner durante L’infedele, andato in onda lunedì sera a cui ha preso parte lo stesso Demezzi insieme alla casalese Assunta Prato, vedova dell’ex assessore regionale Paolo Ferraris, ucciso dall’amianto a 49 anni.
La supplica del vescovo
All’appello del ministro si accostano le parole del vescovo di Casale Alceste Catella che nel messaggio di augurio e benedizione rivolto ai cittadini in occasione del Natale riserva un passo specificamente destinato alla vicenda Eternit.
«Non potrei vivere la festa di Natale con un poco di serenità se, in quest’ora di doloro, non mi rivolgessi con rispetto, con lealtà e con fermezza a chi ha la responsabilità del governo di questa nostra amata città: “Fate, vi supplico, un gesto concreto che esprima considerazione e rispetto verso la sofferenza di tanti nostri concittadini; un gesto che valga a riportare pace, a risanare lacerazioni e ferite”...».
Il ripensamento su Thyssen
La vicenda Eternit sarebbe anche alla base della decisione del sindaco di Torino di ascoltare i familiari delle vittime del rogo 6 dicembre 2007 avvenuto alla acciaieria Thyssenkrupp (sette gli operai uccisi) prima di firmare l’accordo per incassare il risarcimento decisi da giudice di primo grado, rinunciando così alla costituzione di parte civile nel processo di Appello.
Secondo indiscrezioni l’accordo era già a buon punto, ma i fatti di Casale e il profondo turbamento sociale provocato dalla transazione avviata dal Comune con l’imputato svizzero Stephan Schmidheiny hanno indotto il sindaco di Torino a decidere di ascoltare i familiari delle vittime, cui Thyssenkrupp ha peraltro riconosciuto a titolo di risarcimento 12 milioni di euro.
Anche il presidente della provincia Antonio Saitta concorda con la scelta di Fassino di sentire i familiari delle vittime, mentreil presidente dlla Regione Roberto Cota è pronto a rendere una decisione in sintonia con le altre istituzioni.
L'INCONTRO DEL SINDACO CON GLI STUDENTIProposta Schmidheiny E' durato più di due l'incontro tra il sindaco di Casale, Giorgio Demezzi, e i rappresentanti d'Istituto delle scuole Casalesi. Dal confronto, che si è svolto in un clima di serenità, sono emerse due indicazioni: la decisione non è ancora definitiva perché, dice Demezzi, «le trattative sono ancora in corso e tutto può succedere» e il sindaco si è detto disponibile a valutare un incontro pubblico per spiegare al meglio le scelte fatte fino ad ora.
La manifestazione studentesca nel pomeriggio
Erano quasi un centinaio gli studenti che mercoledì pomeriggio hanno pacificamente manifestato davanti al Comune di Casale per chiedere al sindaco di Casale, Giorgio Demezzi, una spiegazione. Tanti i cartelli che i ragazzi hanno alzato di fronte a palazzo Sangiorgio: «Chiediamo solo la giustizia che meritiamo», «Combatteremo fino alla fine», «18 milioni non fanno il nostro futuro», «Avete ridotto la nostra giustizia in polvere»… Massiccio spiegamento delle forze dell’ordine schierate tra via Mameli, via Lanza e l’edificio comunale in rapporto al numero di manifestanti. «Cosa si aspettavano che facessimo? - ha chiesto uno studente - Di cos’hanno paura? Vogliamo solo che la cittadinanza sia coinvolta, vogliamo un confronto vero». Presenti anche alcuni consiglieri di minoranza e gli esponenti dell’Afeva, l’associazione famigliari e vittime dell’amianto.
Le chiamate dei genitori
Molte le telefonate che sono arrivate in redazione da genitori allarmati dalla numerosa presenza delle forze dell'ordine.
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