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Sanità

All’Hospice di Casale arriva un ecografo all’avanguardia e poltrone per i familiari

Per nuove cure e nuova accoglienza

«Un piccolo ma significativo passo avanti verso un’assistenza sempre più umana e personalizzata. Questa mattina, presso l’Hospice Mons. Zaccheo di Casale Monferrato, è stata inaugurata una serie di donazioni che uniscono tecnologia e calore umano: un nuovo ecografo per gli accessi venosi e ben nove poltrone-letto pensate per accogliere i familiari dei pazienti in modo più confortevole».

All’evento erano presenti il direttore generale dell’ASL AL Francesco Marchitelli, il direttore di Distretto Massimo D’Angelo, e la presidente dell’associazione VITAS Daniela Degiovanni, insieme alla responsabile dei volontari VITAS Patrizia Carpenedo, ad altri rappresentanti e volontari dell’associazione. Un ruolo fondamentale lo ha avuto anche l’associazione “Morena, una farfalla per sempre”, grazie alla quale è stato possibile realizzare questa preziosa donazione.
 
Al centro della donazione c’è un nuovo ecografo pensato per migliorare la qualità dell’assistenza medica nei casi più delicati: «L’apparecchiatura, utilizzata da due operatori interni formati ad hoc, consente di eseguire direttamente alcune procedure di accesso venoso. Il risultato? Interventi più tempestivi e una maggiore continuità nel percorso di cura».
 
Ma accanto alla tecnologia, si è pensato anche al benessere delle famiglie: «Le nove poltrone-letto donate da associazioni del territorio rappresentano molto più di semplici arredi: offrono ai familiari la possibilità di rimanere accanto ai propri cari, anche nelle ore più difficili, con maggiore comodità e serenità. Un gesto concreto verso l’umanizzazione delle cure, capace di trasformare l’ambiente di degenza in un luogo più intimo, accogliente e rispettoso della dignità di ogni persona».
 
Nel cuore dell’Hospice vive un luogo speciale: «Il “Giardino di Luisa”, uno spazio verde nato nel 2012 grazie all’idea di Luisa Boverio e riaperto al pubblico il 16 maggio 2025 dopo un accurato intervento di valorizzazione promosso da ASL AL e VITAS».
 
Più di un semplice giardino, «si tratta di un vero e proprio spazio terapeutico, dove pazienti e familiari possono respirare, incontrarsi, sorridere e vivere momenti di sollievo e bellezza. In un contesto come quello delle cure palliative, questi piccoli frammenti di normalità e benessere fanno la differenza, restituendo senso e umanità al tempo trascorso in struttura. Un valore aggiunto raro, che rende l’Hospice Mons. Zaccheo un modello di eccellenza».
 
La giornata si è conclusa con un ringraziamento «rivolto a chi, ogni giorno, rende possibile tutto questo: i volontari dell’associazione VITAS, sempre presenti nell’assistenza quotidiana, nella cura degli spazi e nella vicinanza concreta ai degenti e alle loro famiglie. Un grazie speciale va anche al personale dell’ASL AL, che con professionalità e dedizione ha organizzato l’evento e gestisce con competenza e sensibilità l’intera struttura», fanno sapere dall'Asl Al.

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Valerio Longhi

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