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  • 03 gennaio 2016
  • Casale Monferrato

Il 118 e il Pronto: si può contare su questa squadra!

Ecco, è arrivato il Natale, e gli auguri allora vanno proprio a tutti. Ci siamo arrivati piano, forse un po’ sotto tono dopo un lungo periodo di bassa che periodicamente ci dicono sia finito. Ci stiamo allontanando però da questi pensieri per ritrovare lo spirito autentico del Natale: stare insieme con tutti e soprattutto con chi amiamo di più. Uno dei piaceri più abusati è senz’altro il cibo e senza dubbio ne abuseremo. La maggior parte avrà solo benefici da qualche pranzo o cena più abbondante del solito, abbondantemente compensati dalla gioia dei momenti insieme ai figli, ai nipoti, agli amanti, agli amici... Alcuni, più sfortunati avranno anche qualche brutto ricordo che si esaurirà nel giro di un giorno... o due. Altri, speriamo pochissimi, avranno qualche strascico più spiacevole. Lo dico perché a me è già capitato: qualche sera or sono, durante una cena di preparazione al Natale ho avuto un piccolo problema. In termine medico si dice sincope vagale, in termine pratico si può dire un po’ di pesantezza di stomaco con associato svenimento. È arrivato il “Pronto”, soccorso, cioè il 118. Si è presentato rapido con la faccia di due simpatiche ragazze volontarie molto giovani, e un gentile signore, forse un po’ più maturo ma, anche lui volontario, in un venerdì sera dove ciascuno di loro avrebbe potuto fare altro hanno trovato il tempo di fare un turno per essere di aiuto a qualcun’altro, e lo fanno tutto l’anno e non solo a Natale. Erano di una croce verde, ma forse anche bianca o rossa. Comunque sia, mi hanno rassicurato con premura e cortesia e trasportato al Dea. Il Dipartimento di Emergenza e Accettazione di venerdì sera si presenta un po’ come un autogrill: chi entra lo fa per necessità e vorrebbe uscire appena entrato. Tutti hanno bisogno di attenzione e alcuni hanno proprio urgenza. Non è per niente facile accontentare tutti, e a volte può anche essere impossibile. Bisogna fare in fretta, sapere quel che va fatto, agire con precisione senza confusione. È andato tutto bene: chi mi ha semplicemente parlato con calma, chi ha fatto le manovre e pensato agli esami e le prove e chi le ha analizzate per la diagnosi. Mi hanno anche “consigliato” e convinto a passare la notte con loro, per controllare bene e stare tutti tranquilli. Al mattino seguente mi hanno fatto un resoconto dettagliato; per fortuna era tutto in ordine e quindi non mi è difficile parlarne come ne parlo. Grazie ragazzi delle ambulanze, grazie dott. Gardino e dott. D’Errico e grazie a tutta la vostra équipe. Auguri da tutti noi a tutti voi, sperando di lasciarvi belli tranquilli a festeggiare a casa e in servizio ma sapendo di poter contare su una bella squadra che fa tutto il necessario per chi ha bisogno all’improvviso, e quando non c’è tempo da perdere.

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