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  • 21 gennaio 2010
  • Casale Monferrato

Doppia udienza il 2 febbraio per il concordato della Diffusioni Grafiche - Eltek: trattativa fiume, trovata ipotesi di accordo. Licenziamenti scongiurati

Doppia udienza per Diffusioni Grafiche martedì 2 febbraio: ore 10 revoca del concordato preventivo, ore 11 omologa del concordato preventivo. Revoca chiesta esplicitamente dallo stesso commissario giudiziale Vittorio Galli «perché non ci sono i presupposti». La questione si è infatti complicata perché lo scorso ottobre, ricorda Galli «i creditori hanno votato a favore del concordato sulla base di una lettera e della relazione inviata dall’azienda», che presentava un quadro molto diverso da quello descritto poi dal commissario, che ha in seguito presentato una sua relazione «chiedendo la revoca del concordato in base all’art.173 della legge fallimentare ultimo comma, che dice che in qualsiasi momento della procedura se non ci siano più le condizioni bisogna procedere alla revoca». Di qui la doppia udienza in quanto - se non fosse accolta la richiesta del commissario - si procederebbe immediatamente alla omologa. Diverso il caso in cui - come parrebbe abbastanza probabile - venisse accolta la richiesta della revoca. In quel caso si aprono infatti due scenari. Nel primo l’azienda «torna in bonis non protetta da nessun ombrello, esposta ad azioni esecutive e con problemi tra l’altro per quanto riguarda la cassa integrazione concessa sulla base del concordato. In quel caso le responsabilità della proprietà del titolare diventerebbero dirette», spiega il commissario. «L’altra possibilità sarebbe il fallimento che potrebbe essere richiesto sia dalla proprietà, sia dalla Procura della Repubblica sia da qualche creditore presente all’udienza, magari qualcuno che già aveva fatto opposizione al concordato». E proprio il fallimento sembrerebbe per certi aspetti la via più indolore visto che da tempo sono in corso trattative con alcuni imprenditori che sarebbero interessati a rilevare almeno in parte l’azienda, «per esempio attraverso il temporaneo affitto di azienda e un contestuale impegno irrevocabile per il successivo acquisto a un prezzo già dichiarato». Soluzione praticabile però solo se la società e il commissario avranno un contratto in mano già il 2 febbraio. Trattativa fiume per Eltek Trattativa fiume, difficile con momenti di forte tensione - invece - martedì in Confindustria per la Eltek. L’incontro è iniziato alle 9,30 e si è protratto fino alle 19. La lunga discussione ha però portato alla sottoscrizione di una ipotesi di accordo che dovrà ora essere illustrato ai lavoratori durante le assemblee che si svolgeranno martedì e mercoledì della prossima settimana. «Se ci sarà l’approvazione - spiegano Tonio Anselmo (FIM), Mirko Oliaro (FIOM) e Alberto Pastorello (UILM) - si procederà alla sottoscrizione vera e propria dell’accordo». I sindacalisti non vogliono per ora entrare nel merito riservandosi di pronunciarsi ma non è un mistero che la discussione riguardava sostanzialmente due punti: la cassa integrazione (in particolare le modalità di rotazione) e la mobilità. Una delle questioni che stavano più a cuore a sindacati e lavoratori era proprio la mobilità che chiedevano fosse esclusivamente volontaria, come del resto era già stato concordato dall’azienda per lo stabilimento di Hone e come pare sia stato deciso anche per Casale. Questo significherebbe di fatto scongiurare la perdita di posti di lavoro, questione importantissima in questo periodo di grave e generalizzata crisi. Più delicata invece la questione della cassa integrazione straordinaria che dovrebbe essere richiesta per tutti i circa 330 lavoratori salvo poi fruirne secondo le necessità. Attualmente infatti la produzione procede bene mentre permangono difficoltà per gli uffici tecnici e impiegatizi.

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Lorena Balbo

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