Le pievi romaniche con “Plebs”, un progetto multidisciplinare
È stato presentato nell’aula magna Casalegno dell’Istituto Balbo il progetto “Plebs: un itinerario fra le pievi romaniche della Valle Cerrina e oltre” realizzato lo scorso anno scolastico dagli alunni delle classi 1ªA e B del Liceo Classico e 3ªA e C dello Scientifico. Un’esperienza molto importante sul piano didattico, ha ricordato il preside Riccardo Calvo, per la singolarità del percorso interdisciplinare che ha interessato diverse materie e su quello dell’educazione alla cittadinanza per l’impegno dei giovani alla tutela del patrimonio storico e architettonico, in ottemperanza all’art. 9 della Costituzione. Adriana Canepa ha spiegato le motivazioni della scelta del progetto, legate al desiderio di cogliere la profondità della storia non come materia astratta, ma attraverso i suoi riflessi sul territorio, alla luce della Geostoria, la nuova disciplina introdotta dalla riforma. Sara Masoero ed Elena Amisano della 2ªA e Giorgia Ciccaglioni della 2ªB del Classico hanno spiegato ai loro compagni come far interagire le materie, poi hanno analizzato attraverso le immagini le epigrafi in lingua latina presenti nelle pievi visitate. Un lavoro molto interessante che ha prodotto il depliant a colori “Radici di pietra”, distribuito ai presenti. La piena riuscita didattica dell’iniziativa ha suggerito di riproporre nel corrente anno scolastico e con la stessa impostazione metodologica il progetto “Yehudim Munfrà. Ebrei in Monferrato”. Un viaggio alla scoperta della presenza ebraica nella nostra terra, motivato dalla certezza - come ha aggiunto il preside - che ogni volta che l’Occidente ha perso il contatto con questa cultura ci sono state immani tragedie. L’apertura del progetto è stata affidata alla preziosa testimonianza del presidente della Comunità ebraica di Casale, Giorgio Ottolenghi, che ha rievocato la sua espulsione dal liceo casalese a causa delle leggi razziali del 1938, gli studi privati e quelli universitari fino alla laurea. Ha poi ricordato la nascita quasi per caso del polo museale ebraico, fatto da pochi e con pochi mezzi, ma diventato negli anni con gli oltre 15 mila visitatori la principale realtà turistica cittadina. Nella lezione introduttiva “Una storia: quella degli ebrei in Monferrato” Dionigi Roggero ha ricostruito la nascita e lo sviluppo delle tre comunità monferrine di Casale, Moncalvo e Trino, inserite nell’ampia prospettiva di ricerca frutto dell’intreccio di interessi di diversa natura, ma attenta ai fenomeni sociali, alla vita materiale e alla religiosità del popolo ebraico. Conclusione affidata al preside che ha sottolineato il valore della passione per la propria storia e memoria, indispensabile nella difesa del nostro patrimonio, cui la scuola può dare cultura d’impresa a fini turistici.