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Trasporti

Casale-Mortara, tre mesi di ritardo. E la Vercelli... dipende dal Governo

Il vertice del 10 gennaio aveva decretato due date certe: dicembre 2018 per la Mortara e la primavera del 2019 per Vercelli

Il vertice del 10 gennaio aveva decretato due date certe: dicembre 2018 per la riattivazione della Casale-Mortara e la primavera del 2019 per ripristinare la Casale-Vercelli. Ma le date del Protocollo d’intesa sono state disattese e, per la riapertura delle linee, c’è un doppio slittamento. Adesso, per la Casale-Mortara, si parla del marzo del 2019. Per la Casale-Vercelli, invece, siamo in alto mare: forse, se tutto andrà bene, i lavori inizieranno l’anno prossimo. E’ quanto è emerso dal tavolo tecnico tenutosi mercoledì pomeriggio in Municipio al quale hanno preso parte Regione, Province, Agenzia della Mobilità Piemontese, sindaci, sindacati, istituti scolastici, Rfi.

Quali sono i motivi del ritardo? Perchè le linee, al contrario di quanto era stato promesso, non apriranno nei termini stabiliti? Il ritardo nella formazione del Governo - hanno detto all’incontro - ha portato a una modifica delle tempistiche originariamente previste per le operazioni di ripristino ragione per cui, nell’impossibilità di sottoscrivere un nuovo contratto di programma, Rfi ha dichiarato che si farà carico in autofinanziamento dei costi della riattivazione della Casale - Mortara (7,3 milioni di euro) che sarà in funzione da marzo 2019. Relativamente alla Casale -Vercelli, invece, Rfi ha comunicato la sua disponibilità a finanziare non solo la riattivazione della linea ma anche la sua elettrificazione e la soppressione di due passaggi a livello nella città di Vercelli, come richiesto dall’Amministrazione di Maura Forte (costo complessivo 18 milioni di euro).

La formalizzazione di questo investimento e l’inizio dei lavori dovranno necessariamente avvenire con il nuovo contratto di programma che dovrà essere sottoscritto con il nuovo Governo nel 2019. Dubbi e perplessità c’erano, incognite e altrettanti dubbi permangono.

Erano in tanti a nutrire preoccupazioni sul rispetto delle tempistiche indicate nel Protocollo d’intesa. Oltretutto, non vedendo iniziare i lavori, il pessismismo è cresciuto a dismisura. C’è poi la questione legata ai costi che, a differenza di quelli ventilati in sede di accordo di programma, subiranno una vistosa impennata.

Il sindaco Titti Palazzetti, nonostante i ritardi, esprime comunque fiducia sulla riattivazione della Casale-Vercelli in quanto potrà recare sviluppo per il territorio, il Terzo Valico e il porto di Genova e promette di vigilare affinchè il programma di ripristino non subisca ulteriori ritardi.

Critico Federico Riboldi, capogruppo consigliare dei Fratelli d’Italia e vicepresidente della Provincia, che non la pensa così e commenta: «Esprimo fortissima preoccupazione per i ritardi annunciati rispetto agli accordi presi e sottoscritti pochi mesi fa in Comune. Non voglio pensare sia stata una mera operazione d’immagine che ricadrebbe fatalmente su chi l’ha ordita. L’assessore regionale ha assunto personalmente degli impegni dei quali adesso chiediamo conto. La Regione Piemonte sempre più matrigna del Monferrato. Fino a quando potremo sopportare di dover amministrare il nostro territorio senza nessun supporto? Siamo tra le aree a gettito fiscale maggiore del Piemonte eppure in tutti gli ambiti, sanità e trasporti in testa, veniamo considerati un territorio di serie Z. Chiedo il rispetto degli impegni sottoscritti!».

Stefano Tonetti, sindaco di Candia Lomellina, aggiunge: «C’è un ritardo di tre mesi per la riapertura della Casale-Mortara, ma c’è la certezza che i treni tornino a percorrere la tratta su rotaia. Ci sono le risorse da parte di Rfi. Una vittoria per Candia Lomellina, ma non sarà un punto d’arrivo, occorrerà altro...».


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