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Ozzano

"Casa della Salute": ad agosto verrà trasferito il Distretto

Iniziano i lavori nell’ex storico cementificio

Tra pochi giorni inizieranno i lavori per la realizzazione della Casa della Salute. Lo comunica il sindaco Davide Fabbri che aggiunge: «Tre i mesi di tempo per l’impresa che sistemerà i locali all’interno dell’ex cementificio Rossi, al Lavello, nella storica palazzina che, fin dagli anni Trenta, ospitava gli uffici dell’Eternit. L’ASL provvederà poi a trasferire il Distretto sanitario da via Trotti in agosto e, l’inaugurazione ufficiale si terrà salvo cambiamenti, nel mese di settembre».

I lavori verranno finanziati con i 130 mila euro derivanti dal contributo della Cementi Rossi e con i fondi, accantonati negli anni passati, per la ristrutturazione del Distretto socio-sanitario di via Trotti per una spesa totale di 245 mila euro.

La Casa della Salute ospiterà i servizi della medicina di base e dislocamento di un Cup per la prenotazione delle visite Il protocollo tra il Comune e l’ASL siglato all’inizio di febbraio con le firme del direttore generale Antonio Brambilla e il sindaco Davide Fabbri comprende nei circa 300 metri quadrati dell’edificio donato dalla Cementi Rossi i servizi di prelievi, cardiologia, dietologia, urologia adattando la struttura alle maggiori criticità del territorio connesse a malattie polmonari conseguenti alla presenza dei cementifici e delle loro lavorazioni. Il Comune di Ozzano Monferrato ha avuto in donazione, il 25 maggio del 2018 dalla Cementi Rossi spa di Piacenza l’ex stabilimento ubicato in località Rivara.

L’area di circa 85000 metri quadrati è stata, in passato, meta di lavoro degli operai ozzanesi e dei paesi limitrofi e ha rappresentato l’ultima testimonianza dell’industrializzazione della lavorazione del cemento del diciannovesimo secolo. Ozzano e tutto il territorio potranno tra poco tempo usufruire di una struttura sanitaria moderna e funzionale che non va semplicemente a sostituire il nostro vecchio Distretto, ma ne implementa le funzionalità.

Quella realtà che era stata fonte di sostentamento per centinaia di famiglie, che aveva rappresentano il fulcro dell’economia non solo locale, era diventata terra di nessuno o, forse si, di quel qualcuno che ci entrava per fare incetta di rame e di tutto ciò che fosse spendibile sul mercato nero. Nell’area “Ex Cementi Rossi” potrebbero sorgere altre attività che vanno da spazi museali e mercatali oltre che attività  indirizzate a favorire  insediamenti produttivi. “Alcuni  “partners”  stanno lavorando a futuri  progetti che potrebbero trovare la propria attuazione nel  breve periodo. Per altri sarà necessario  più di tempo    In tale area, troverà ubicazione anche il Centro operativo della Protezione civile con annesso magazzino.


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Marco Imarisio

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