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Armonie in Valcerrina
A Crea l’Arsenale Sonoro e il violinista Begelman
Sabato 11 novembre alle 15
Il concerto conclusivo del 24° festival di Armonie in Val Cerrina è confermato per sabato 11 novembre alle 15 nella basilica di Crea dove si esibirà l’Arsenale Sonoro diretto dal violinista Boris Begelman.
Compongono il gruppo strumentisti con forte interesse per la musica antica: Federica Bianchi al clavicembalo è diplomata con lode al Conservatorio di Firenze, si è perfezionata a Vienna ed è la prima italiana ad essere stata selezionata come clavicembalista dall’Orchestra Barocca Europea, mentre come solista suona in prestigiose sale europee e insegna basso continuo al Conservatorio di Venezia. Giancarlo Pinardi al liuto, fra i più famosi e richiesti solisti specializzati negli strumenti a pizzico antichi, si è esibito nelle stagioni musicali con intensa attività concertistica a Londra, New York, Parigi, Varsavia, alla Scala, all’Auditorium Santa Cecilia di Roma e in tournèe in Cina, Giappone e Corea. Il violoncellista Alessandro Palmieri, formato nella prestigiosa scuola palermitana in un percorso di approfondimento musicale diversificato, negli anni ’90 si è avvicinato al repertorio barocco frequentando i corsi della fondazione Cini di Venezia con strumenti d’epoca, collaborando con diversi gruppi di musica antica e tiene seminari e stage di violoncello barocco.
Boris Negelman, diplomato a pieni voti nel Conservatorio di Mosca dove è nato quarant’anni fa, successivamente specializzato in violino barocco a Palermo, nel 2014 ha fondato l’Arsenale Barocco con formazioni diversificate nel repertorio settecentesco. L ’ensemble, dotato di strumenti originali, ha partecipato con successo a molte rassegne fra cui il Bologna Festival, Mittelfest, Urbino Musica Antica, ai Concerti del Quirinale, presso L’Unione Musicale di Torino, all’associazione Amici della Musica di Firenze. Nel 2015 l’album Sony Music di debutto con Sonate di Telemann è stato accolto dal grande favore dalla critica, ed è seguita l’incisione delle Sonate per violino di Scarlatti mentre è in uscita un album dedicato a Hendel.
Il concerto di Crea inizierà con la Sonata in re minore op. 5 n. 12 “La Follia”, di Arcangelo Corelli, violinista e compositore molto apprezzato del ‘700. Il tema con abbellimenti ed una ventina di variazioni, famoso nella storia del Barocco, dalla struttura semplice e piacevole trae origine dalle allegre danze popolari portoghesi ballate in tondo e cantate nelle feste popolari del ‘600, una sonata elevata al rango di musica colta da molti compositori fra cui primeggia Corelli ed entrata con la ciaccona e la giga, prima del minuetto anche nelle feste dell’aristocrazia europea. Il tema e le variazioni al violino su basso continuo verranno eseguite da Begelman che avrà l’opportunità di confermare la sua fama di prestigioso concertista. Seguirà la Sonata in do magg. op. 5 n. 3 di Francesco Geminiani, nato a Lucca nel 1687, allievo delle scuole di Corelli e Tartini.
Il musicista toscano nel 1711 divenne primo violino e direttore d’orchestra del teatro dell’Opera di Napoli e particolarmente apprezzato in Inghilterra dove si trasferì e venne considerato un violinista di primordine e la sua musica fu definita “dolce, piena di espressività con un’armonia sempre perfetta”. Di Francesco Maria Veracini, violinista e Compositore di Musiche liturgiche e da camera, nato a Firenze nel 1690 morto a Pisa nel 1768 sarà eseguita la Sonata in fa magg. op. 1 n. 12. Il compositore toscano occupa una posizione rilevante dell’ultima stagione barocca e, come di potrà rilevare già dall’op. n. 1 portò decisivi elementi innovativi. In programma due importanti opere di Hendel, la sonata in re magg. op. 1 n. 13 HWV 371 e la sonata in sol min. n. 6 HWV 364 di quattro tempi ciascuna pubblicate verso la metà del ‘700 coerenti con il barocco della scuola dell’italiano Corelli, nelle quali si alternano piacevoli momenti sereni a tempi di allegria con l’invito alla danza di una giga conclusiva
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