«BASTA AMIANTO IN TUTTO IL MONDO!» Appello all'ONU e all'OMS in tre lingue di AFEVA. La sottoscrizione sul sito
di Massimiliano Francia
«L’amianto è un minerale nocivo e cancerogeno: è quindi indispensabile ed urgente eliminarlo completamente dall’ambiente umano»
È l’inizio dell’appello che l’AFEVA ha postato sul proprio sito internet (www.afeva.it) e che è possibile sottoscrivere inserendo gli estremi del proprio documento di identità fino a sabato 30 giugno.
«Ieri in Europa, oggi in più di due terzi dei paesi del mondo, l’uso dell’amianto - prosegue l’appello della associazione di vittime più conosciuta e più attiva del mondo - ha causato centinaia di migliaia di morti ed il picco della mortalità non è ancora stato raggiunto. Il cosiddetto “uso controllato” dell’amianto è semplice propaganda commerciale che imbroglia le popolazioni non informate e vulnerabili.
«In ogni Paese l’uso dell’amianto deve essere sanzionato, come è avvenuto in Italia.
«La ricerca sulla prevenzione e la cura delle malattie correlate all’esposizione all’amianto deve avere la più elevata priorità.
«La bonifica deve essere attuata in modo efficace e sicuro con fondi e conoscenze tecniche adeguate.
«Tutte le vittime di malattie causate dall’amianto, per cause lavorative, ambientali, domestiche o di altro genere, hanno il diritto di essere indennizzate. Fermiamo l’estrazione, la commercializzazione e l’uso dell’amianto nel mondo».
L’appello - tradotto anche in inglese e francese - è rivolto al segretario generale delle Nazioni Unite, all’Organizzazione Mondiale della Sanità, all’Organizzazione Mondiale del Commercio e all’Organizzazione Mondiale del Lavoro. Il link è stato postato sul gruppo facebook «Processo Eternit» che conta migliaia di iscritti in tutto il mondo.
La rete con la Francia
E proprio in questi giorni Bruno Pesce, coordinatore del Comitato Vertenza Amianto, e Nicola Pondrano, segretario della Camera del Lavoro, si sono recati in alcune località della Francia per illustrare nelle assemblee delle associazioni regionali la recente sentenza del Tribunale di Torino, discutere del sistema giudiziario italiano a confronto con quello francese ma anche dell’arretratezza dell’Italia per quanto riguarda l’istituzione di un fondo a vantaggio delle vittime, che in Italia no è mai stato istituito.
Ieri Pesce e Pondrano erano a Rouissillon, mentre oggi saranno a Dunkerque per incontrare altre associazioni in una assemblea pubblica dove ci sarà anche l’ANDEVA, l’associazione nazionale che conta ben 23mila iscritti a dimostrazione di quanto sia estesa, anche in Francia, la strage della polvere killer.