La lotta all'amianto è senza confini: l'esperienza di Afeva nelle scuole della provincia
di Alberto Marello
Le conoscenze e le esperienze acquisite in tanti anni di lotta all’amianto e di condivisione del male inflitto dalla fibra killer, fanno un altro passo fuori dalle mura cittadine.
Se oggi Casale può essere definita la città più deamiantizzata d’Italia (e forse del mondo?) - nonostante il lavoro di bonifica che ancora deve essere portato a termine - lo si deve a chi in questi ultimi decenni si è speso per annientare un’idea imprenditoriale criminale.
E fuori da Casale comincia - seppur lentamente - a passare il messaggio che «l’amianto è morte» anche se appare un materiale inerte: un obiettivo che Afeva persegue da molti anni e che anche grazie al mondo della scuola casalese (e monferrina) sta trovando un rilievo sempre più internazionale. A settembre il progetto tutto casalese “Scuole Insieme” è stato premiato dalle Nazioni Unite per lo splendido “laboratorio della memoria e della speranza” a favore della tutela della salute.
E ora il lavoro di Afeva e delle scuole casalesi trova spazio anche in provincia: «L’Afeva - ha detto il provveditore Antonino Meduri - propone un progetto di sensibilizzazione sul tema dell’Amianto destinata agli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado. L’associazione è disponibile ad attivare incontri di formazione con tutti i docenti interessati e seriamente motivati al problema e favorire approfondimenti con esperti o con persone che possano portare la propria testimonianza degli effetti dell’amianto sulla salute».
Il progetto verrà presentato martedì 5 novembre alle 15 nell’aula magna del Liceo Scientifico “G. Galilei” di Alessandria.
Ampia, dunque, è la disponibilità di Afeva nella realizzazione di progetti con le scuole della provincia: «Dall’esperienza con gli studenti della nostra città abbiamo imparato che è possibile coinvolgere i ragazzi in modo significativo con un approccio che coniughi conoscenze, coinvolgimento emotivo e partecipazione personale attiva. Da questa consapevolezza nasce la nostra proposta didattica».