Iar e Siltal, nessun anticipo di cassa integrazione
di Massimiliano Francia
Cassa integrazione bloccata anche per i dipendenti IAR. La notizia è stata comunicata mercoledì dai commissari ministeriali che seguono la procedura alle organizzazioni sindacali, che hanno subito avanzato la richiesta di anticipazione affinché i Commissari la inoltrassero alla Provincia cosa fatta nella stessa giornata di mercoledì.
Una vera e propria doccia fredda, che suscita parecchie perplessità da parte delle organizzazioni sindacali: «Secondo i Commissari non è prevista dalla legge l'anticipazione della casa durante una procedura concorsuale, cosa che però ad agosto è avvenuta. Perché?», chiede Mirko Oliaro, Fiom Cgil, che esprime apertamente il proprio «totale dissenso sulla condotta di amministrazione straordinaria, con questa comunicazione contraddittoria e oltretutto in ritardo, che non tiene conto delle esigenze delle tante famiglie coinvolte».
Oggi, venerdì si svolgerà comunque un duplice incontro in Provincia sia per la Iar sia per la Siltal.
La questione è per entrambe l'anticipazione della cassa integrazione. Quella di Siltal si trascina ormai da mesi e si spera sia finalmente risolta, in quanto l'azienda ha comunicato - proprio in questi giorni - di avere ottenuto la fideiussione da parte di una assicurazione e lo scoglio più grosso dovrebbe pertanto essere superato.
Su Iar dovrebbe essere più semplice in quanto la Provincia non ha bisogno di garanzie, spiega ancora Oliaro.
«Ci auguriamo che la procedura possa essere sbloccata prima del 10 novembre, data di erogazione della prossima mensilità».
Altra notizia abbastanza positiva giunge da Roma e riguarda l'approvazione del decreto ministeriale della cassa con il quale si concede l'impiego della misura a favore di Iar (per un anno) e di quelli passati a Siltal (due anni) e che potrebbe essere ratificato entro la prima quindicina di novembre.
Cosa che sbloccherebbe i pagamenti da parte dell'INPS superando i problemi dell'anticipazione.
Il 24 ottobre infine si svolgerà, sempre a Roma, il coordinamento nazionale dei sindacati, a cui prenderà parte anche l'azienda.
Tanti gli argomenti da affrontare: commesse, livelli occupazionali, distribuzione della produzione sulle varie unità produttive, approvvigionamento materie di lavorazione.
E la refrigerazione passiva, il progetto innovativo che avrebbe dovuto essere alla base del rilancio della nuova Siltal?
«Per ora non ne abbiamo più sentito parlare – dice Oliaro – le preoccupazioni sembrano essere ben più contingenti».