La carne arriva putrefatta: denunciata dai Nas commerciante via internet
di b.c.
Commercializzava su internet cibi non conservati in modo corretto ed è stata denunciata dai Carabinieri del Nas di Alessandria che hanno anche sequestrato nella sua abitazione 295 chili di alimenti (carni, paste e vegetali) detenuti, in cattivo stato di conservazione in locali non idonei, un computer e documentazione contabile riferita all’illecita attività. Protagonista una commerciante di origine brasiliana sulla quarantina, residente in un paese della cintura casalese. La donna fino a tre-quattro mesi fa aveva gestito nel piccolo centro monferrino un negozio di generi alimentari, carni soprattutto, che a quanto pare importava anche dal suo Paese d’origine. Chiuso il negozio e consegnata la licenza, aveva continuato a vendere alcuni prodotti sul web. Così qualche tempo fa un calabrese aveva acquistato alcuni chili di carne provenienti dal Brasile tramite la donna. Ma la merce era giunta a destinazione - spedita tramite normale corrispondenza postale - in stato di putrefazione. L’acquirente aveva sporto denuncia in Calabria e la segnalazione è stata trasmessa al Nas di Alessandria. Così gli uomini del capitano Renato Giraudo la scorsa settimana hanno perquisito i locali riferibili all’intestatario del sito accertando che l’imprenditore era una donna brasiliana e che, presso la propria abitazione aveva avviato un’attività di rivendita di carni e prodotti alimentari di origine sud americana, freschi e congelati, senza le necessarie autorizzazioni dell’A.S.L. e del Comune: ricevuti “on line” gli ordini, inviava gli alimenti attraverso il servizio postale, magari dopo averli frazionati e riconfezionati, senza adottare accorgimenti per garantire il trasporto della merce nel rispetto dei requisiti igienici e sanitari. La donna è stata denunciata per commercio di alimenti in cattivo stato di conservazione e segnalata per le violazioni connesse.
«Prima dell’acquisto di generi alimentari on-line, bisogna accertare con estrema attenzione l’origine dei prodotti e le modalità di trasporto e consegna, astenendosi dall’accettare l’offerta nei casi in cui si rilevi che non siano rispettate le cautele necessarie ed idonee a ricevere un prodotto genuino e sicuro», è il consiglio dei Nas.