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  • 07 luglio 2019
  • Casale Monferrato

L’idea del Comitato Casale Monferrato Capitale della Doc

Monferrato-Italia; nasce il “Club Martinotti”

Un mezzo di promozione per aziende vinicole e Consorzi di Tutela

«L’incremento della diffusione della dicitura “Metodo Martinotti” o, meglio ancora, “Metodo Italiano Martinotti” sulle etichette e anche sulle carte dei vini dei ristoranti può essere un importante strumento organico di valorizzazione dello Spumante Italiano di Qualità nonché mezzo per rafforzare significative sinergie promozionali tra le aziende vinicole ed i Consorzi di Tutela che producono Asti Spumante, Brachetto Spumante, Prosecco, Lambrusco ed altri spumanti di qualità di diverse regioni vitivinicole del nostro Paese».

Sono le parole di Andrea Desana, presidente del Comitato Casale Monferrato Capitale della DOC che lancia una proposta: «Da una recente ricerca si è evidenziato che un gruppo di aziende vinicole, molto positivamente ed opportunamente, stanno già riportando in etichetta la dicitura “Metodo Martinotti”. Proponiamo quindi semplicemente di approfondire possibili sinergie tra le stesse aziende accomunate da questo importante minimo comune denominatore. Inoltre come Comitato Casale Monferrato Capitale della DOC, associazione culturale senza scopo di lucro, siamo a proporre l’idea di un “Club del Metodo Italiano Martinotti” a sostegno di tutte quelle che potranno essere le iniziative a livello nazionale ed internazionale che scaturiranno da futuri scambi di idee e proposte».

Il Comitato, nella persona di Desana, ha già avuto il sostegno all’iniziativa da importanti aziende vitivinicole italiane (e monferrine) tra cui Hic et Nunc di Vignale Monferrato, Salvatore Martusciello di Pozzuoli (Napoli), Piancanelli di Loazzolo (Asti), Mossi di Ziano Piacentino (Piacenza), Colonnara – Viticoltori di Cupramontana (Ancona) e di esperti del settore enologico e vitivinicolo come Luca Antiga (della zona del Prosecco). Desana ha interpellato anche altre aziende, come detto, di tutta Italia: oltre ai monferrini ci sono produttori da Farra di Soligo (Treviso), Santo Stefano Belbo (Asti), Rocca de Giorgi (Pavia), Cartoceto (Pesaro – Urbino), Montalto (Pavia), Santa Maria della Versa (Pavia), Calosso (Asti), Torrile (Parma), Nizza Monferrato (Asti ), Quarto (Napoli), Tenno (Alto Garda), Castelnuovo Don Bosco (Torino), Vignole Borbera (Alessandria), Pietra de Giorgi (Pavia).

Le iniziative in campo

Ma questo non è tutto, in quanto il Comitato Casale Monferrato Capitale della Doc ha già organizzato e sta promuovendo iniziative su un vero e proprio “Progetto Martinotti” nato in collaborazione con l’Associazione Nazionale Donne del Vino, all’interno delle iniziative delle celebrazioni del bicentenario della nascita di Giuseppe Antonio Ottavi (1818) e centenario della nascita di Paolo Desana (1918). In prima battuta l’inserimento sulle etichette del logo “Metodo Martinotti 1895”, «nella convinzione che ciò possa rappresentare un importante simbolo di “Made in Italy” a supporto della valorizzazione e promozione della produzione di spumanti di qualità».

Il progetto si sviluppa su più livelli: oltre alla creazione del logo e la ricerca di aziende vinicole che già utilizzano in etichetta la dizione “Metodo Martinotti” o “Metodo Italiano Martinotti” anche la proposta «di condivisione del progetto da parte dei Consorzi di Tutela che si facciano portavoce nei confronti dei propri associati. L’elaborazione, sempre condivisa, di un percorso di promozione e divulgazione del Progetto Martinotti con calendarizzazione di incontri, seminari e convegni».

Capitale della DOC

Ricordiamo che il Comitato Casale Monferrato Capitale della DOC (costituito nel 2015 e con sede al Castello del Monferrato a Casale) ha lo scopo di promuovere e valorizzare la storia della DOC con eventi e la realizzazione di un Centro DOC con libri, documenti ed articoli digitalizzati, dagli albori e dal 12 luglio 1963 quando Paolo Desana, come primo firmatario e relatore riuscì a far approvare dal Senato della Repubblica il D.P.R. 930 legge istitutrice in Italia sulla specifica materia.

Il Comitato promuove altresì i grandi personaggi che hanno contraddistinto la storia del vino e della DOC tra cui proprio Federico Martinotti, originario di Villanova Monferrato, «il vero ed indiscutibile inventore con tanto di brevetto nell’anno 1895, più di un decennio prima di Eugene Charmat, del metodo di spumantizzazione in autoclavi o grandi contenitori» di cui parliamo nell’articolo a destra.


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