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La ligera arriva dai paesi baschi

In un precedente articolo sul termine scomparso “sanetto”, il boccale della ligera (Il Monferrato 21.XI.2008), di origine prelatina, annunciavo che avrei trattato in futuro della parola “ligera” e della sua misteriosa origine. A differenza di sanetto il vocabolo ligera è stato studiato ampiamente, ma nessuno è riuscito a proporre un’etimologia convincente che trovi l’accordo degli studiosi (si vedano le varie proposte, alcune molto fantasiose, nel recente “Dizionario etimologico dei dialetti italiani” di M. Cortelazzo e C. Marcato, UTET, Torino 1998, p. 252 sotto la voce “lingera”). L’origine resta pertanto controversa o, per meglio dire, sconosciuta. L’area di diffusione del termine comprende l’Italia del Nord, dalla Liguria al Friuli Venezia Giulia. Il significato (Cortelazzo-Marcato) è : “giramondo, scioperato, ozioso” e simili, con varianti di significato a seconda dei luoghi nei quali viene adoperato. Il termine si trova scritto,oltre che ligera/liggera, nelle forme leggera, lingera, lìngia, lingi. Le due forme base sono ligera e lingera, distinte da una nasale. Entrambe appaiono legittime ed in alcuni dialetti (ad esempio nel vogherese, come mi informa il prof. Remo Rapetti) vengono entrambe usate. A ligera è collegata la forma leggera. A Milano esisteva la Compagnia della Leggera, come ci attesta Luciano Zuccoli, La Compagnia della Leggera (Milano 1917,p.11):“La caratteristica della « Compagnia » era la giovialità. Bollo Rosso aveva infuso nei compagni l’amore alla facezia e alla barzelletta; i soci aggredivano i passanti o sfondavano i negozi dei gioiellieri; ma tutto era fatto con garbo, con celerità e con buon umore. Per ciò, l’associazione aveva preso il nome di «Compagnia della Leggera».” Anche a Genova, mi comunica la prof.ssa Annalaura Burlando, si usa la forma leggera: “Nel dialetto ligure una “leggera” è un individuo, maschile o femminile, superficiale, che vive di piccoli espedienti, spesso senza lavoro, scanzonato”. Va notato che le parole italiane che finiscono in –ero derivano dal francese antico: messaggero ( messager XII sec.), passeggero (passager XIV sec.). Anche leggero deriva dal francese antico legier (p.80 Rouquier,Vocabulaire d’ancien français),un aggettivo che significa 1. Alerte, vif. 2.Etourdi, irréfléchi, frivole. 3. Facile (una donna de moeurs légères è una donna di facili costumi). In antico provenzale si dice leuger. Ora, va detto che il francese legier non deriva da una forma latina ricostruita dai linguisti leviarius, come in genere si crede: infatti, il termine latino viarius ha dato viario e non gero. Sarà allora il contrario, cioè è legier che deriva da ligera. Ora, tramite il basco - così com’è successo per sanët – si può trovare l’etimologia: LIG(A)-ERA. Liga significa “fango” ed –era “figura”. La nasale che si trova in lingera si ritrova in termini che si ricollegano a liga: LINGARGA (fango),LINGATSU (melmoso) ed altri. Si ricava dunque il significato “figura di fango”, una descrizione dell’aspetto fisico del vagabondo, fangoso, lercio. Alla penisola iberica, come terra di ligere, rimanda, un’ordinanza del 1751 del re di Spagna Ferdinando VI alle forze dell’ordine affinché diano la caccia ed arrestino vagabondi, gente oziosa, dediti al malaffare, per arruolarli nell’esercito e negli arsenali reali al fine di ristabilire la tranquillità dei paesi e la sicurezza delle strade (bagabundos, gente ociosa, mal entretenida persigan y recojan las justicias y se apliquen a la tropa y reales arsenales con el fin de establecer la quietud en los pueblos y seguridad en los caminos). L’intento del Re di Spagna di voler far lavorare le ligere deve aver favorito la fuga dalla Spagna di tali figure verso la Francia e da questo paese verso l’Italia, dove, pur destando diffidenza nella popolazione residente, nessuno pretese mai di farle lavorare ed anzi venivano dalle nostre parti omaggiate di un sanët di vino per la tranquillità dei paesi e la sicurezza delle strade. Olimpio Musso