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Al Sociale di Valenza

Il concerto di Cammariere chiude il Blue Jazz Fest

Giovedì 21 aprile alle ore 21,15

Sergio Cammariere (foto Raffaella Vismara)

Volge al termine a Valenza la prima edizione del festival Blue Jazz 01 che ha ospitato pezzi da novanta come Karima, Paolo Fresu, Alberto Marsico e Lorenzo Minguzzi, oltre al the Gospel Singers Choir e si appresta a chiudere con Sergio Cammariere. Nel frattempo gli organizzatori, in considerazione del coinvolgimento e della partecipazione straordinaria a questa prima edizione, hanno deciso di farsi e fare un regalo fuori cartellone alla città di Valenza che lo ospita.

Giovedì 21 aprile alle ore 21,15 al Sociale, come annunciato, ci sarà l’appuntamento conclusivo  della rassegna con il Sergio Cammariere Quartet, con Cammariere a pianoforte e voce, Daniele Tittarelli sax soprano, Luca Bulgarelli al contrabbasso e Amedeo Ariano alla batteria. Proseguono così i live di Sergio Cammariere affiancato dalla sua storica band, un team di grandi musicisti che da sempre sono al suo fianco. Lo spettacolo rispecchia l’animo e l’approccio musicale unico dell’ artista, una perfetta combinazione tra intensi momenti di poesia, intrisi di suadenti atmosfere jazz e coinvolgenti ritmi latini che accendono il live con calde coloriture bossanova. Oltre ai suoi brani più amati trovano spazio anche le sue ultime creazioni che danno vita al nuovo CD dal titolo “La fine di tutti i guai”.

Cammariere recupera dal baule dei ricordi i suoi successi più acclamati, dipingendoli di nuove sfumature: “Tempo perduto” “Via da questo mare”, “Tutto quello che un uomo”, il brano della prima partecipazione a Sanremo (nel 2003, terzo posto in gara, Premio della Critica e quello come “Migliore Composizione Musicale”), in un perfetto equilibrio armonico che ne sottolinea l’intensità emotiva. Le suggestioni del pianoforte svelano la melodia de “Dalla pace del mare lontano” aprendo la strada ad un ritmo incalzante contaminato di venature latine. E ancora “L’amore non si spiega”, con il suo testo impegnato e sentimentale in cui la musica sconfina nella poesia, mentre chiude il capitolo dei ricordi la vivace e autoironica “Cantautore piccolino”. Immancabili poi i tributi e gli omaggi ai memorabili cantautori che lo hanno ispirato durate la sua carriera.


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