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Teatro

Aggiungi un posto a tavola fa sold out per Vitas

Successo a Ticineto per lo spettacolo dedicato al ricordo di tutte le vittime dell’amianto del paese

La compagnia “Geniattori” di Moncalvo

Grande partecipazione domenica sera in piazza Martiri della Libertà a Ticineto, per lo spettacolo “Aggiungi un posto a tavola”, messo in scena dalla compagnia teatrale i “Geniattori” di Moncalvo. Organizzato con il patrocinio del Comune di Ticineto, il noto musical di Garinei e Giovannini era dedicato al ricordo di tutte le vittime dell’amianto del paese.

Una serata a scopo benefico per ricordare i morti causati dalla fibra killer che anche dopo molti anni e bonifiche del territorio, continua a mietere vittime nella nostra zona: il ricavato della serata, infatti, è stato devoluto all’associazione Vitas Onlus di Casale Monferrato. Presenti per l’occasione la presidente di Vitas nonché responsabile scientifico dell’associazione Daniela Degiovanni con il compagno Nicola Pondrano, membro di Afeva, amministratori comunali, il parroco don Samuele Battistella, famigliari delle vittime. Ad aprire la serata l’assessore Bruno Cantamessa che ha portato ai presenti i saluti dell’Amministrazione.

Poi spazio allo spettacolo che si è protratto per oltre due ore, con applausi scroscianti per questi attori amatoriali. Nata nel 2018, la compagnia dei “Geniattori”, che si autofinanzia, conta su un bel numero di volontari bravi sia a recitare che nel canto. Costumi, scenografie, impianto audio tutto autogestito e prodotto dal gruppo, una parte del quale particolarmente impegnato, oltre che in veste di attori, nell’allestimento del palco prima dello spettacolo e successivamente per lo smontaggio delle strutture. 

«L’evento era nel ricordo dei morti d’amianto, ultimo in ordine di tempo Claudio Broveglio, già vice sindaco nella precedente tornata amministrativa, mancato nel marzo scorso all’età di 58 anni per mesotelioma pleurico - ricorda l’assessore Cantamessa - Oltre all’amico Claudio, la serata era dedicata a tutte le vittime dell’amianto, anche a quelle che per qualche motivo sono passate sottotraccia. In paese abbiamo avuto diversi casi di mesotelioma ma anche diversi concittadini venuti a mancare per le complicazioni delle malattie collaterali dovute all’amianto, quali l’asbestosi. Abbiamo, in questo senso, voluto ricordarli tutti».

Tra il primo e il secondo tempo dello spettacolo ha preso la parola la dottoressa Degiovanni, che ha illustrato ai presenti le attività svolte da Vitas, ricordando come «nei trent’anni di vita dell’associazione, ci siamo presi carico di oltre tredicimila pazienti». A conclusione della serata e sipario chiuso, dopo un lungo applauso per i “Geniattori”, c’è stato il saluto della regista della compagnia, Stefania Frumento. «Siamo felicissimi della risposta del pubblico, qui presente questa sera in buon numero. La speranza è quella di avervi fatto trascorrere un paio d’ore spensierate. La nostra soddisfazione maggiore è quella di impegnarci nel sociale, per fare del bene alla gente, per contribuire, per quanto nelle nostre possibilità, in opere di beneficenza».


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Antonello Berni

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