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A Caresana

Annullata dal Riesame la misura interdittiva per gli educatori di "Casa Vittoria"

L'accusa era di aver coperto e insabbiato violenze sessuali nella struttura

È giunta nei giorni scorsi la decisione del Tribunale del Riesame di Torino in merito alla misura cautelare interdittiva nei confronti di due coordinatrici e due educatrici della comunità per minori “Casa Vittoria” di Caresana gestita dalla cooperativa sociale Elleuno di Casale. La struttura era stata posta sotto sequestro lo scorso 7 dicembre a seguito dell’Operazione “Cover Up” condotta dalla Squadra Mobile della Polizia di Vercelli con il coordinamento della locale Procura: l’accusa per due coordinatrici e tre educatori (tre residenti nel Casalese e due vercellesi, di età compresa tra i 28 e i 56 anni) era quella di aver coperto e insabbiato violenze sessuali di gruppo perpetrate all’interno del Centro Educativo Residenziale caresanese.

Ora, il Riesame, dopo il dissequestro di “Casa Vittoria” disposto a gennaio, ha annullato tale misura cautelare interdittiva. Soddisfatta la cooperativa Elleuno: «Si tratta di accuse cui Elleuno non ha mai dato credito perché conosce la professionalità, la preparazione e l’umanità dei propri soci-lavoratori ed ha confidato nelle giuste decisioni di Giudici imparziali. La decisione del Tribunale del riesame di Torino rende giustizia a una comunità che ha subìto una eco mediatica dirompente: Elleuno, per qualcuno, gestiva una casa degli orrori. Televisioni, carta stampata e web hanno aderito acriticamente alla ricostruzione degli inquirenti e descritto la “Casa” di Caresana come una nuova “Bibbiano”. Ma non era una casa degli orrori: era semplicemente una casa in cui si è cercato di aiutare dei ragazzi a crescere ed a vivere».

I ragazzi autori degli abusi saranno, invece, processati dal Tribunale per i Minorenni di Torino.


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