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Alluvione del 2020
Risarcimenti in ritardo: il sindaco Quirci scrive a Cirio
Finora sono stati liquidati meno del 40% dei danni ai residenti

A quasi due anni dall’alluvione che il 2 e 3 ottobre del 2020 aveva messo in ginocchio Motta de’ Conti, la Regione ha liquidato meno del 40% dei risarcimenti riconosciuti. Il sindaco Emanuela Quirci, da sempre in prima linea per garantire ristori adeguati ai suoi concittadini e fortemente critica verso la «macchinosità delle procedure richieste per poter accedere ai contributi regionali», ha deciso di scrivere per l’ennesima volta una lettera alle istituzioni superiori, in questo caso direttamente al governatore Alberto Cirio, per denunciare il caso: «Dopo 22 mesi da quell’evento avete liquidato soltanto il 37,92% dei danni che Regione Piemonte ha riconosciuto. Sottolineo che i danni (286.358,71 euro) riconosciuti ai 26 nuclei famigliari che avevano iniziato l’iter burocratico previsto dalla DGR 22-2925, coprivano solo il 50% di quelli asseverati, quindi in pratica il riconoscimento riguarda solo il 19% del danno totale. Altri 40 nuclei famigliari alluvionati avevano desistito, come già detto, per la macchinosità delle procedure».
A fronte di tale ritardo nonostante l’esiguità del contributo, il sindaco Quirci nota che «la nostra raccomandazione di aiutare tempestivamente chi ha perso mobili e attrezzature non è stata accolta, la scadenza di fine lavori resta quella originaria del 31 dicembre 2022, i costi di ricostruzione non sono più quelli delle perizie asseverate» a causa dell’ingente rincaro delle materie prime.
Pertanto, nella lettera a Cirio, il primo cittadino mottese chiede urgentemente una serie di misure riparative da parte della Regione: «Si dia immediato avvio al procedimento di liquidazione del restante 62,08% che consenta l’ultimazione dei lavori; la scadenza di fine lavori sia prorogata almeno di 22 mesi (tanto è il ritardo accumulato nella erogazione dei ristori); i costi di ricostruzione asseverati subiscano un aumento pari all’incremento del tasso di inflazione rispetto al 2020; a chi non ha avuto nulla sia riconosciuto un contributo una-tantum».
«I miei concittadini - conclude il sindaco Quirci - si sentono presi in giro e tempestano di telefonate e male parole la sottoscritta e gli amministratori comunali, unici a metterci la faccia»
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