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A Moncalvo

Omofobo “le prende” da un “finocchio”

Il racconto di Angelo Mazzone

Non mi va che un finocchio venga a dirmi quello che posso fare”. Comincia così lo spiacevole episodio a sfondo omofobo accaduto nel weekend presso il resort “Cascina Spinerola” di Moncalvo. Un brutto fatto che ha avuto però un finale inaspettato. “Questa volta gli è andata male, le ha prese da un finocchio”. A raccontare l’accaduto è Angelo Mazzone, noto blogger milanese che ha trascorso alcuni giorni tra le colline moncalvesi insieme al compagno.

Arriva una coppia, parlano ad alta voce tutto il pomeriggio e la bagnina, una ragazza di 22/23 anni carina e gentile si avvicina a loro e gli chiede di parlare a bassa voce più bassa per rispettare gli altri ospiti. Ma lui continua”, scrive Mazzone sulle sue pagine social. “Prende un cocktail con la fidanzata, lo bevono a bordo piscina e la bagnina gli dice che da regolamento non può appoggiare il cocktail a bordo piscina perché si può versare in acqua; ma lui continua, prende la ragazza sulle spalle in acqua con il cocktail in mano e per poco non lo versa nella vasca. La bagnina lo avvisa che è vietato tuffarsi ma lui lo fa ugualmente, esce dalla piscina e prende addirittura la rincorsa per tuffarsi di nuovo. La bagnina per disperazione non sa come far rispettare le regole scoppia a piangere”.

A questo punto Angelo si alza e chiede all’uomo di smetterla e che non è il caso di far piangere una ragazzina. “Non mi va che un finocchio venga a dirmi quello che posso fare”, dice a questo punto il maleducato rivolto alla direttrice della Spinerola arrivata per allontanare l’uomo dalla piscina, mentre qest’ultimo continuava ripetutamente ad apostrofare Angelo con l’epiteto omofobo “finocchio”. “A questo punto il mio compagno non ci ha più visto, si è buttato in piscina e lo ha preso a pugni”, spiega il blogger.

"La violenza mai, ma ora basta starsene zitti e subire. La prossima volta questo omofobo impara e vediamo se lo racconta che le ha prese da un ‘finocchio’", conclude Angelo che ci tiene a sottolineare come “la direzione di questo splendido hotel sia intervenuta cacciando il maleducato mentre anche gli altri ospiti si sono comportati in maniera esemplare. La titolare è una persona splendida assolutamente gay-friendly”.

A commentare l’accaduto anche l’associazione “Asti Pride” che ha ricordato in un comunicato come “il fatto dimostra ancora una volta (se ce ne fosse bisogno) di come gli atteggiamenti di violenza omofobica siano un problema urgente del nostro Paese. Per questo è indifferibile l’approvazione del DDL contro la violenza omo-transfobica in discussione in questi giorni al Parlamento”.

Nella foto Angelo Mazzone