Dimeglio, la sede a Villanova. Accordo fra la Luigi Viale e la Onda per essere più competitivi nel settore della distribuzione alimentare
di Massimiliano Francia
Un'alleanza strategica per rendere più competitivi sul mercato due gruppi - il Gruppo Viale s.p.a. di Casale Monferrato ed il Gruppo Onda s.p.a. di Busto Arsizio - che si occupano di grande distribuzione nel settore alimentare e che agiranno sotto un unico marchio, quello Dimeglio, creato peraltro in passato proprio dai due gruppi.
È stata annunciata nei giorni scorsi da Renato Viale (come semplice «portavoce» ci tiene a precisare), evidenziando che l'operazione consentirà non solo di essere maggiormente competitivi, ma anche di portare – in prospettiva - il centro direzionale di tutta l'operazione a Villanova, in Monferrato, «perché è qui che abbiamo le nostre radici».
Anche per quanto riguarda l'occupazione non ci saranno brutte sorprese perché in questo caso, specifica Renato Viale, la parola «razionalizzazione» significa non tagli al personale, ma una scommessa per ottimizzare sì le risorse e i costi ma «puntando sullo sviluppo».
Le due società gestiscono attualmente 80 medi e grandi supermercati (di proprietà e/o affiliati) ubicati in Piemonte, Lombardia, Liguria e Toscana con circa 500 dipendenti e un giro di affari di 200 milioni di euro l'anno. Altri due verranno aperti nel novarese e nel milanese.
«La crescita come Luigi Viale era troppo lenta ed era necessario creare una massa critica che ci consentisse di operare in modo più competitivo su un mercato che impone nuove attenzioni, per esempio sugli assortimenti e sulla gamma dei prodotti, ma anche sulla formazione del personale per offrire servizi diversi, dalle assicurazioni al credito alle famiglie a nuovi contratti energetici, tanto per fare qualche esempio», dice Viale.
E poi le esigenze legate a nuove categorie di consumatori, come gli extracomunitari, con usi diversi dai nostri, o al mutare delle abitudini alimentari, con una maggiore attenzione agli aspetti salutististici e ai prodotti dietetici.
Un altro aspetto è poi rappresentato dalla razionalizzazione dei costi di distribuzione che potrà essere migliorata grazie alla integrazione delle strutture già esistenti delle due società, senza contare una migliore condizione – legata appunto alla massa critica – per quanto riguarda le trattative per gli acquisti, le economie di scala per la pubblicità o per il marketing e la promozione.
La «fusione» sarà operativa entro l'anno, ma già dai prossimi mesi cominceranno a esserci i primi cambiamenti concreti dal punto di vista dell'offerta alla clientela che migliorerà – dice viale – sia per assortimento sia per il rapporto qualità-prezzo.
Un'operazione resa possibile – si tiene a sottolineare Renato Viale – grazie ai buoni rapporti che storicamente sussistono tra le due società e «grazie al personale validissimo e al clima costruttivo che esiste all'interno delle aziende».