I commissari sbagliano a formulare la domanda, salta l'anticipo di cassa integrazione della Provincia per i lavoratori IAR
di Massimiliano Francia
«La domanda inoltrata dai commissari, in cui si deve necessariamente prevedere il versamento diretto ai lavoratori, è stata rivolta con versamento all’azienda. Pertanto la richiesta non rientra nel protocollo d’intesa stipulato tra la Provincia di Alessandria e l’Inps e non sarà possibile provvedere all’erogazione dell’anticipo».
È l'ultima cattiva notizia nella telenovela Iar, diffusa dalla Provincia di Alessandria dopo che questa mattina, mercoledì, presso la sede dell’assessorato al lavoro della Provincia di Alessandria si è riunito un tavolo tecnico composto da Provincia, organizzazioni sindacali, Unione Industriale e Api per verificare e procedere per l’anticipazione della cassa integrazione straordinaria guadagni ai lavoratori della Iar Siltal.
Una vicenda che nelle scorse settimane era stata oggetto di una spiacevole trattativa con i commissari ministeriali dell’azienda, che si trova in amministrazione controllata straordinaria, con 322 lavoratori in cassa integrazione dal 1° agosto 2007.
La richiesta era infatti stata rinviata per mesi, pur a fronte della disponibilità dichiarata della Provincia e nonostante il fatto che non fosse richiesto alcun esborso alla procedura.
Contrario all'anticipo, per motivazioni mai chiarite, soprattutto il manager Giovanni Morzenti, 66 anni, torinese, amministratore delegato della Sobergas di Bergamo, tanto che i sindacalisti erano addirittura arrivati a parlare di «ostruzionismo» da parte sua.
Morzenti governa la procedura con Antonio Rizzi, 41 anni, professore associato all'Università Statale di Firenze, Dipartimento di Diritto Privato e Processuale, di Silvano Montaldo, commercialista ligure di 49 anni con studio ad Alassio.
La provincia ha diffuso un comunicato stampa nella quale mette in evidenza «che la situazione economica per molte famiglie si è fatta insostenibile, e che in attesa del decreto ministeriale e del versamento dell’INPS, l’anticipo della Provincia avrebbe risolto parecchi problemi».
L'ufficio del lavoro della Provincia aveva tra l'altro già predisposto la banca dati per procedere immediatamente alla erogazione dell'anticipo, con tutti i nominativi e i numeri dei conti correnti dei lavoratori, trasmessi dall'amministrazione aziendale nei giorni scorsi, subito dopo la formulazione della domanda.
Ora – forse - la situazione potrebbe ancora sbloccarsi, ma a questo punto la Iar dovrebbe offrire garanzie con una fideiussione pari alla cifra anticipata dalla Provincia, vale a dire un milione di euro.
E secondo molti, a questo punto, sarebbe più opportuno intervenire istituzionalmente sul ministero per sveltire il più possibile l'iter del decreto di approvazione della cassa integrazione consentendo così all'Inps di procedere con l'erogazione delle indennità e bypassando gli anticipi.
Nessun commento da parte delle organizzazioni sindacali mentre l'Unione Industriale non entra nel merito della vicenda «in quanto la procedura non è stata seguita dall'associazione», spiega il vicedirettore Michele Pesce.