Articolo »

Polverino, la minaccia continua: ieri l’ennesimo ritrovamento in via Rivetta, subito interviene l’Arpa

Ennesimo caso di ritrovamento di un sito inquinato con il poverino ieri in via Rivetta a Casale. Un vicolo privato in centro città completamente chiuso e che sarebbe sfuggito a qualunque indagine da parte dei tecnici di ARPA e altre istituzioni che normalmente si occupano dei sopralluoghi e che ormai individuano praticamente a colpo d’occhio la presenza del pericoloso materiale. Recentemente proprio da Arpa era partito un invito ai cittadini affinché si facessero segnalazioni di possibili siti inquinati, anche solo in caso di sospetto: «Preferiamo fare un sopralluogo in più anche se poi non c’è amianto, piuttosto che sottovalutare il rischio», aveva precisato Cinzia Cazzola, referente del Polo Amianto di Casale, dove operano sei addetti e che opera a livello regionale sotto il coordinamento di Claudio Trova. Le segnalazioni Come spesso ormai accade sono i cittadini oppure le imprese che operano nel settore della bonifiche (così come in qualche caso quelle del settore edìle) che hanno maturato sensibilità e competenze in merito a fare le segnalazioni e consentire così che siano inseriti nell’elenco dei siti che vanno bonificati. Immediato l’intervento di Arpa che nella giornata di oggi effettuerà un ulteriore sopralluogo per effettuare una schedatura accurata del sito e inserirlo nell’elenco di quelli che verranno vagliati nei prossimi giorni a Roma dalla Conferenza dei Servizi. Sarà infatti il ministero dell’Ambiente a decidere i finanziamenti da destinare alle bonifiche e l’orientamento è comunque quello di finanziare le bonifiche dell’amianto friabile, che sono molto onerose e che rappresentano una insidia maggiore di quella costituita dai prodotti in cemento amianto compatto, come le coperture e gli altri manufatti. Immediata anche l’istruttoria da parte dell’Ufficio Ambiente del Comune di Casale che ha la competenza di predisporre la richiesta da portare in Conferenza dei servizi e di dare concretezza - attraverso l’organizzazione e lo svolgimento di gare d’appalto - alle operazioni di bonifica, sui cui vigilano poi ARPA e Centro regionale Amianto. Rimozione gratuita L’aspetto dei costi è spesso un deterrente che in qualche caso porta i cittadini a esitare nella segnalazione dei siti temendo di trovarsi costretti a spese consistenti, difficili da affontare. E proprio per questo Comune, Centro Amianto e Arpa ribadiscono ripetutamente che nel caso dell’amianto friabile non ci sono costi di nessun tipo da sostenere da parte dei cittadini, né per la bonifica, né per i sopralluoghi e le analisi del materiale. Il sopralluogo dei tecnici ha inoltre l’utilità di indicare sistemi di contenimento delle polveri e cautele da adottare per limitare i rischi.

Profili monferrini

Questa settimana su "Il Monferrato"

Valentino Veglio

Valentino Veglio
Cerca nell’archivio dei profili dal 1871!