Spese in Regione: Botta e Bussola sentiti in Procura a Torino
di Pier Luigi Rollino
Lunedì 6 maggio sono iniziati gli interrogatori in Procura a Torino dei 52 consiglieri regionali ai quali è contestato il concorso in peculato per le spese personali addebitate alla Regione. Il primo ad essere stato interrogato dal sostituto procuratore è stato Marco Botta. L’esponente dei Fratelli d’Italia si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Ha presentato una lunga memoria difensiva contenuta in diverse cartelle nella quale spiega le proprie ragioni. A Botta, che non intende rilasciare commenti, vengono contestate spese per complessivi 54.000 euro nei tre anni di mandato a Palazzo Lascaris.
Spese che - secondo quanto è emerso - sarebbero state autorizzate dal capogruppo del PDL, in linea con i regolamenti. Spese di diversa natura quantificate in oltre 1500 scontrini contestatigli dalla Guardia di Finanza che Botta ha accuratamente registrato tra cene e incontri al bar con elettori e amministratori, spese legali, spese di manutenzione dell’auto, omaggi di rappresentanza, ‘servizi alla persona’ (180 euro in tre anni).Botta è giunto in Procura accompagnato dal proprio legale, l’avvocato torinese Lorenzo Imperato, penalista e tributarista con esperienza specifica in diritto penale dell’impresa.
E giovedì scorso è stato sentito per la stessa accusa dal procuratore anche Cristiano Bussola, consigliere regionale casalese del PDL.