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Il progetto “D Maiuscola” per le donne operate al seno e l'ascolto psicologico per genitori di bambini e adolescenti

Da lunedì la prima fase prevederà l’individuazione dei soggetti da inserire nel progetto

Nato dalla volontà e dall’impegno di un gruppo di medici dell’Ospedale Santo Spirito coordinati nella L.I.L.T – la lega italiana per la lotta contro i tumori delegazione di Casale Monferrato – e finanziato dal Rotary Club cittadino, è ufficialmente partito il progetto “D Maiuscola” rivolto alle donne operate al seno e che si terrà, già da lunedì prossimo, proprio nel reparto di Oncologia del Santo Spirito di casale Monferrato.

È stato lanciato martedì sera durante la riunione del Rotary Club presieduto da Sante Palmieri e spiegato ai soci dal coordinatore della L.I.L.T. Mario Botta che, per anni, ha lavorato con spirito di grande abnegazione come primario del reparto di Oncologia, dall’attuale direttrice della struttura complessa di Oncologia Roberta Buosi, da Elisabetta Gattoni dirigente del reparto, dalla psicologa Barbara Oneglia, Selina Della Torre farmacista, Cristina Bonzano personal trainer e da Corrado Rendo responsabile del Servizio Igiene degli Alimenti e Nutrizione dell’ASL di Alessandria.

Già da lunedì la prima fase prevederà l’individuazione dei soggetti da inserire nel progetto che durerà circa un anno con diversi cicli e che ha l’obiettivo di seguire il gruppo di dieci pazienti per sconfiggere le paure post intervento e curare la parte emotiva e più intima.  «Ci prenderemo cura – ha detto Roberta Buosi – non solo della paziente ma soprattutto della donna e della sua vita personale, famigliare e delle sue relazioni».

«Abbiamo risposto subito alla L.I.L.T – ha detto il presidente del Rotary Club di Casale Sante Palmieri – trascinati dall’entusiasmo dei medici e nella speranza che questa sperimentazione diventi un modello da riproporre, anche in altre strutture ospedaliere”. Entusiasmo che ha coinvolto nel finanziamento anche i Rotary Club di Valenza, Alessandria, Asti e Nizza Canelli oltre al Rotary International attento a progetti di così alto prestigio».

 

Ascolto psicologico con l'associazione Momo

L’associazione di promozione sociale Momo propone, invece, uno spazio di ascolto psicologico rivolto ai genitori di bambini e adolescenti. Si tratta di uno Sportello «al quale i genitori possono accedere quando insorgono dubbi, problemi o difficoltà nei confronti dei propri figli. Ad esempio: perché il mio bambino picchia e morde? Quando e come iniziare a dare le regole ai figli? Come comportarmi quando il mio bambino/a fa i capricci? Mio figlio/a fatica ad inserirsi a scuola! Come comunicare la nostra separazione? Sarà pronto a conoscere il mio nuovo partner? Come mi comporto con le richieste di libertà dei figli adolescenti?».

Spiegano dall’associazione: «Spesso i genitori si trovano soli o a disagio ed in questi casi un esperto può aiutarli a vedere il proprio figlio sotto diversi punti di vista, per trovare strategie personali per risolvere le difficoltà. Le domande richiedono un ascolto attento, empatico, volto a chiarire i dubbi specifici di quel determinato nucleo familiare». Il progetto di Sportello di Ascolto Psicologico «è stato condiviso dai pediatri del territorio e sostenuto, nella ricerca della sede, dall’amministrazione comunale e dalla dirigente del CPIA, prof. Rossana Gianella. La sede sarà infatti presso il CPIA in via Oliviero Capello al civico 3».

L’equipe che lo propone è formata da Maria Teresa Siri, neuropsichiatra dell’età evolutiva, psicoterapeuta; Alessandra Grimaldi psicologa psicoterapeuta; Maria Marinello psicologa psicoterapeuta; Laura Mazzarello, psicologa psicoterapeuta. Lo spazio di ascolto è rivolto anche ai nonni, è gratuito e prevede un massimo di tre colloqui per famiglia. Si accede soltanto mediante appuntamento telefonico. Si può telefonare da lunedì a venerdì al numero 349 2262782.


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