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Un nuovo interprete lunedì al processo di Torino per Barry Castleman - Pesce: "La stampa nazionale dedica poca attenzione al nostro dramma"

Ci sarà un nuovo interprete, si parla di un professionista estremamente qualificato, per il controesame dell'esperto americano Barry Castleman lunedì al maxi processo Eternit di Torino. Lo ha deciso il Tribunale, dopo le difficoltà di lunedì scorso. Intanto, il coordinatore del Comitato Vertenza Amianto casalese Bruno Pesce ha diramato oggi, alla viglia della trebntesima udienza, questo comunicato: «il maxi processo ETERNIT in corso è giunto in una fase molto significativa per il ruolo e responsabilità della multinazionale svizzero/belga sulla spaventosa strage provocata dall'amianto, purtroppo ancora in corso per la lunga latenza del mesotelioma (tumore maligno alla pleura o al peritoneo). “Disastro ambientale doloso permanente” è il capo d'accusa formulato dalla Procura di Torino, dott. Raffaele Guariniello, e fatto proprio dal G.U.P. Dott.ssa Palmesino con il rinvio a giudizio del barone belga De Cartier De Marchienne e del miliardario svizzero Stephan Schmidheiny. Lunedì scorso si è svolta la 29a udienza, il dibattimento è iniziato il 10 dicembre 2009 – Presidente del Collegio dott. Casalbore – seguendo un ritmo molto intenso e, giustamente, senza concedere spazi e dilungamenti inutili. Grazie all'eccezionale indagine della procura e alle testimonianze e relazioni dei Periti della Procura e delle Parti civili ascoltate finora, il quadro è già molto chiaro: le multinazionali sapevano, già prima del loro ruolo in Italia, della nocività e cancerogenità dell'amianto. Per questo hanno attuato ogni forma di controinformazione nei confronti delle lavoratrici e lavoratori e dell'opinione pubblica per negare e “tranquillizzare”. Intanto, a migliaia, la gente si ammalava e moriva. Da oltre 30 anni lottiamo, con i nostri ammalati e famigliari, per GIUSTIZIA, BONIFICA, SANITA'. A Casale M. , abbiamo ancora 50 diagnosi di mesotelioma all'anno, di cui circa 40 riguardano cittadini colpiti dall'inquinamento ambientale della ETERNIT. Mi pare che quasi tutti i nostri organi di informazione nazionale, al contrario di altri Paesi, sottovalutino questa vicenda, nonostante veda la partecipazione al processo (il primo e più importante a livello internazionale), di 6000 parti civili di cui: circa 800 ammalati ed i famigliari di 2200 deceduti, i comuni, le provincie e regioni dei territori interessati (Casale Monferrato (AL), Cavagnolo (TO), Napoli, Rubiera (RE), l'INAIL, l'INPS, ecc. Da notare che il nostro Collegio Legale, i nostri periti, assieme alle associazioni e a CGIL, CILS, e UIL con le collaborazioni internazionali, rappresentano la nostra “multinazionale delle vittime”. L'ultima udienza del 22 corrente mese, ha visto nuovamente la partecipazione degli avvocati delle vittime della ETERNIT francese e l'intervento di Barry Castleman, perito e studioso statunitense di fama internazionale, chiamato dalla nostra associazione per le parti civili. Castleman, nonostante le evidenti difficoltà nella traduzione, è stato molto efficace e concluderà nell'udienza del 29 novembre al quale si aggiungerà l'igienista Stefano Silvestri, perito della Procura». Le caratteristiche e le motivazioni della nostra “multinazionale delle vittime” permettono tali interventi in nostro favore e in favore della verità, in quanto basati, oltre che sulla alta professionalità, anche quale occasione non di lucro ma di attiva solidarietà.

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Monica Quirino

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