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Processo

Eternit-bis: c’è l’udienza preliminare. L’imputato Schmidheiny sarà processato per omicidio volontario?

Oggi, martedì 14 gennaio, a Vercelli, davanti al Gup

Omicidio volontario di 392 morti d’amianto a Casale. L’accusa mossa dalla Procura di Vercelli a Stephan Schmidheiny nel procedimento Eternit-bis è pesante. Se venisse riconosciuto il dolo, Schmidheiny dovrà essere giudicato da una Corte d’Assise, qualora, invece, l’omicidio fosse derubricato a colposo, sarà sufficiente il monocratico di Vercelli: per questo, ora, il giudice per l’udienza preliminare Fabrizio Filice è chiamato a decidere per quale reato processare l’ultimo patron dell’Eternit.

La prima udienza del processo è fissata per oggi, martedì 14 gennaio, a Vercelli. L’ipotesi dolosa, formulata dai pubblici ministeri Roberta Brera, Francesco Alvino e il torinese Gianfranco Colace, è sempre stata sostenuta dall’Afeva di Casale: «Quello che è accaduto a Casale - avevano dichiarato i vertici dell’associazione - non è dipeso da una semplice negligenza, ma è stato il risultato di una lucida e spietata decisione assunta in nome del profitto, con la piena consapevolezza e accettazione delle morti che ne sarebbero derivate, anche tra la popolazione che non lavorava alla Eternit. La fase che si apre adesso ci vedrà nuovamente al fianco delle vittime». All’udienza sarà presente anche una delegazione di Cgil Emilia Romagna e di Afeva Emilia Romagna.


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Silvio Morando

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