Due borseggi e cinque evasioni durante le feste di Natale
di b.c.
Due denunce per furto aggravato e cinque per evasione. Le aveva collezionate, in un colpo solo, Fabrizio Cebrario, 42 anni, residente in via Adam, attualmente in carcere a Vercelli.
A denunciarlo alla Procura della Repubblica la Polizia di Casale dopo che gli agenti della squadra investigativa del Commissariato l’avevano individuato come l’autore di due scippi e di altri due tentati borseggi commessi nella vie del centro storico nel periodo compreso tra metà dicembre e Capodanno 2011.
Cebrario era agli arresti domiciliari nella sua abitazione a Oltreponte ma, stando a quanto accertato dai poliziotti, usciva regolarmente per scippare le donne nelle vie del centro cittadino.
Il primo colpo era stato messo a segno il 15 dicembre in via Piccaroli dove un uomo in bicicletta aveva strappato la borsa a una donna. Nel pomeriggio del giorno successivo altro scippo in via Liutprando; nella stessa via il ladro si era ripetuto il 21 dicembre. Il 29 era stata la volta di una donna in via Lanza.
In due episodi i borseggi erano andati a vuoto: in un caso la donna scippata aveva opposto resistenza, nell’altro aveva dovuto abbandonare la borsa. Il bottino complessivo alla fine ammontava a circa 270 euro, due cellulari, un paio di occhiali da vista, due mazzo di chiavi, assegni e carte di credito, oltre ai documenti personali delle vittime.
Lo scippatore, in tutti i casi era stato descritto come un uomo con giubbotto scuro, cuffia in testa, alto, di corporatura magra, in sella a una mountain bike. Tutte le donne borseggiate erano state aggredite alle spalle e nessuna di loro lo aveva visto in volto.
Due gli indiziati iniziali sulle quali i poliziotti avevano concentrato l’attenzione: scartato il primo, gli investigatori erano risaliti all’autore dei furti seguendo le tracce dei cellulari. Infatti dopo lo scippo i cellulari trafugati erano stati utilizzati per telefonare.
Controllando le celle delle schede telefoniche agganciate durante le comunicazioni, gli agenti avevano individuato chi stava utilizzando le utenze. I telefonini erano stati trovati in possesso di una coppia - un giovane russo di 33 anni e la compagna, una casalese di 31 anni - che abitava in via Torino, entrambi denunciati a piede libero per ricettazione.
La perquisizione effettuata il 29 dicembre nell’abitazione di Cebrario, aveva portato al ritrovamento degli occhiali da vista. Fatto curioso: da quel momento non si erano più avuti scippi.
La scorsa settimana Fabrizio Cebrario è comparso nell’udienza preliminare davanti al gup Patrizia Baici. Riconosciuto colpevole per gli episodi avvenuti rispettivamente il 16 e il 29 dicembre, ha patteggiato la pena a 1 anno 6 mesi di reclusione e 600 euro di multa. Al termine del processo è stato ricondotto in carcere.