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Inaugurazione

La Rosa del Monferrato, una nuova Big Bench a Camino

In località Castel San Pietro nella proprietà della famiglia Vellano

L’ormai famosissima famiglia Chris Bangle aumenta vertiginosamente in Italia, contando nuove “creature” in Piemonte e nel Monferrato. Domenica 27 settembre, sul Bricco Carobi di Castel San Pietro a Camino, è stata battezzata la Big Bench 117 “Rosa del Monferrato”, la grande panchina fuori scala fatta realizzare dai coniugi Maurizio e Daniela Vellano.

Delle 117 finora realizzate (116 in Italia e 1 nell’United Kingdom), ben 86 sono in Piemonte, di cui 11 nel Monferrato casalese, 18 in Lombardia, 5 in Emilia Romagna, 3 in Toscana, 2 in Liguria, 1 in Veneto e 1 in Basilicata. La prima Big Bench monferrina è quella di Rosignano Monferrato (numero 41), a seguire, quelle di Sala Monferrato (48), Tonco (60), Calliano (68), Grazzano Badoglio (91), San Salvatore (92), Lu Monferrato (98), Cuccaro (99), Vignale Monferrato (107), Odalengo Grande (113) e Camino (117). Ognuna è stata posizionata nei punti panoramici tra i più belli delle colline monferrine; per ognuna, un nome diverso e originale.

«Tre le ragioni per battezzarla Rosa del Monferrato» ha spiegato il caminese Valter Ricci: «Per le aiuole di rose Monferrato che la perimetrano, per la visione del Monte Rosa che si apre all’orizzonte dal bricco sul quale è installata e per il colore del vino delle terre monferrine (la seduta della BB è rosa e la base è bordeaux)». «Quindici anni fa - ha raccontato Maurizio - abbiamo ripulito questo punto panoramico apprezzandone la visuale mozzafiato che si apre sulla piana vercellese e sulle risaie fino alle Alpi e al Monte Rosa. Visto il successo delle panchine giganti, abbiamo pensato di posizionarne una proprio qui. Questo Bricco è di proprietà della mia famiglia e sorge accanto alle antiche grotte, databili 1550, un tempo utilizzate per la vinificazione. Furono le prime cantine della nostra famiglia, giunta a Camino dalla Borgogna con Carlo V. Queste terre furono affidate ai miei avi per coltivarle a vigneto. Le prime cantine e abitazioni, dunque, risiedevano in queste grotte dove, a distanza di secoli, abbiamo ritrovato tracce di tini in legno, focolai e un tavolo scavato nella pietra. Alcuni movimenti franosi le avevano ricoperte, poi, papà Pierino le trovò e partì il recupero».

Come raggiungere la panchina

Per raggiungere la Big Bench “Rosa del Monferrato”, lasciata l’auto nell’ampio parcheggio dell’Agriturismo Ca’ San Sebastiano della famiglia Vellano o lungo la strada che collega la frazione di Castel San Pietro al castello, occorre percorrere una strada sterrata che si apre nel bosco, costeggiando i resti di un muro a secco costruito per sostenere i vecchi vigneti dei Vellano risalente al XVI secolo. Le indicazioni sono in bella vista e in 15 minuti di cammino si arriva a destinazione dove, oltre al panorama e alla grande panchina, si troverà anche un tavolo in legno da pic-nic. «A chi ci tagga nelle sue foto, gli offriamo un calice di vino nel vicino agriturismo» riporta un cartello posizionato dai Vellano.

Così il sindaco Giorgio Rondano al taglio del nastro: «Grazie a Maurizio per il recupero delle grotte e per le iniziative di valorizzazione del nostro paese che continuamente promuovi». Così, invece, il parroco don Francesco Garis prima della benedizione: «Anche il tempo libero che offre una pausa di distensione allo spirito è cosa gradita a Dio; così, ristorati spiritualmente e fisicamente rinvigoriti recuperiamo una maggiore armonia con il creato e il creatore, che ci rende più disponibili all’incontro e alla fraternità universale. Che questo spazio favorisca la serenità dell’anima. Che tutti gli uomini e le donne sperimentino, nella lealtà, il valore dell’amicizia e promuovano la civiltà dell’amore». Il bel pomeriggio si è concluso con un sontuoso rinfresco offerto dalla famiglia Vellano.


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