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Cassa integrazione senza freni: più 300% per gli ammortizzatori sociali in deroga

CIGO e CIGS. Acronimi un tempo familiari solo ai sindacalisti ma che, negli ultimi mesi sono malauguratamente entrati nel bagaglio di conoscenze di migliaia di monferrini. Significano «cassa integrazione guadagni ordinaria» e «cassa integrazione guadagni straordinaria» e le somme su quella che era percepita come una vera e propria escalation le ha tirate nei giorni scorsi la CGIL provinciale. Un quadro davvero preoccupante che dimostra - se ce ne fosse stato bisogno - che la crisi economica pervade profondamente anche il tessuto produttivo provinciale. Dicono tutto i dati - commenta Mirko Oliaro, segretario di zona della Fiom-Cgil che si occupa anche de comparto orafo valenza, uno dei più colpiti. La CIGO è passata dalle 452mila ore del 2007 a un milione e 500mila circa nel 2008 ma - dato ancora più allarmante - nel primo semestre del 2009 il conto sale a 3.685.700. Per la Cassa Straordinaria il conto sarebbe apparentemente meno pesante1.463.000 ore nel 2007, salite a 1.687.500 nel 2008 e a 957.483 nel primo semestre del 2009. La cassa in deroga Ma bisogna tenere conto anche della «cassa straordinaria in deroga», concessa cioè alle piccole imprese artigiane e a cui hanno attinto le imprese dell’indotto e moltissime aziende orafe, evidenzia ancora Mirko Oliaro. Qui il balzo dal 2008 al primo semestre del 2009 è impressionante: 476.500 ore per un totale di 1.019 dipendenti e di 238 imprese lo scorso anno, balzati nel solo primo semestre del 2009 a1.450.588 ore, con 3.174 lavoratori e 687 imprese. Insomma una impennata del 300 per centro solamente nei primi sei mesi dell’anno. Disoccupazione: +15,26% Anche l’iscrizione alle liste di disoccupazione segna un aumento del 15,26% nel raffronto fra il primo semestre del 2008 e il primo del 2009, con un aumento di 3100 lavoratori. Preoccupante poi anche il tasso di disoccupazione balzato dal 4,60% del 2007 all’8% con la prospettiva - dice Oliaro - di raggiungere il 10%. Per 600 nessuna tutela Per oltre 600 lavoratori poi sono venuti meno nel 2009 tutte le tutele e i meccanismi di sostegno in caso difficoltà senza che per essi vi sia stata la possibilità di reimpiegarsi. Meccanismo che interesserà, se le cose procedono come ora, ben1900 lavoratori nel 2010. Una situazione difficile che fa temere che vi sia un incremento del lavoro nero, fuori da ogni regola e tutela. La contrattazione E la famosa contrattazione decentrata, cavallo di troia infilato fra le organizzazioni sindacali, che ha indebolito il contratto nazionale e spaccato il fronte di CGIL, CISL e UIL? Segna il passo. Su 304 contrattazione effettuate nel 2009 ben 289 riguardavano situazioni di crisi (cassa integrazione o mobilità) , solo 4 il premio di risultato e 11 legate ad altre esigenze. Insomma una serie di indicatori che - purtroppo - portano tutti a definire un quadro fortemente critico. Le prospettive Anche le prospettive non sono incoraggianti perché se «da parecchi anni per la prima volta - sottolinea Oliaro - si registra un saldo negativo delle aziende registrate alla camera di commercio, trecento in meno», anche il settore delle esportazioni rischia di esssere ridimensionato dalle misure “protezionistiche” adottate da quei Paesi - Francia, Spagna e Germania - in cui l’export provinciale è importante. «E la crisi forse finirà verso la metà del 2010, cosa che ci fa temere che il peggio lo vedremo solo nella metà del 2009».

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Lorena Balbo

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