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Lettera al Prefetto

«Gestione della pandemia: aiutiamo dirigenti e personale scolastico»

Intervengono FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA e SNALS

Le organizzazioni sindacali territoriali del comparto “Istruzione e Ricerca” (FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA e SNALS) sono interventi con una lettera al Prefetto di Alessandria sulle nuove norme e circolari per la gestione della pandemia.

«Anzitutto rileviamo che il crescente aumento di casi di positività comporta notevoli difficoltà a svolgere con tempestività azioni efficaci di contact tracing, gestione tamponi ed emissione dei provvedimenti di isolamento/quarantena. Nelle norme emanate si dice ad esempio che “i requisiti per poter frequentare in presenza, seppur in regime di Auto – sorveglianza, devono essere dimostrati dall’alunno interessato. L’istituzione scolastica, per effetto dell’intervento legislativo, è abilitata a prendere conoscenza dello stato vaccinale degli studenti in questo specifico caso. Ai sensi di quanto previsto dalla norma di legge, infatti, nell’ipotesi in cui si siano verificati due casi positivi nella classe, è consentito proseguire la didattica in presenza solamente per coloro che diano dimostrazione di avere concluso il ciclo».

Come organizzazioni «nutriamo forti preoccupazioni inerenti la gestione ed archiviazione di ulteriori dati sensibili da parte degli Istituti Scolastici, già oberati dalla considerevole mole di lavoro imposta dalla gestione della pandemia, che si è aggiunta al sempre più pesante lavoro ordinario quotidiano. Del pari, la constatazione che nella situazione attuale sia le ASL che i Medici/Pediatri di libera scelta (MMG/PLS) non riescono ad emettere, a tutti gli aventi diritto e con tempestività, attestati/certificazioni di guarigione/ fine quarantena desta in tutti noi forti preoccupazioni».

Non da meno «risulta la gestione delle quarantene che, non prevedendo strumenti informatici di supporto, lascia le scuole in balia di soluzioni gestionali che tentano di sopperire alle carenze del sistema. Dalla verifica dei vaccinati in casi di due positività nelle classi della scuola secondaria alla gestione dei contatti stretti (per citare solo alcune delle complicazioni) l’abbondanza di casistiche e situazioni pone dirigenti e personale nella condizione di commettere errori con facilità».

Tenere le scuole aperte «è una priorità che ognuno di noi affronta con grande attenzione. Al contempo è però necessario dotare le Istituzioni scolastiche di protocolli semplici, norme che ne legittimino l’operato affinché non vi sia dubbio alcuno sulla non violazione di dati personali o sensibili unitamente a strumenti informatici che semplifichino il lavoro delle segreterie e della gestione delle molteplici casistiche».

Per questi motivi chiedono al Prefetto, «in virtù delle sue funzioni, di comunicare le estreme difficoltà nelle quali dirigenti e personale si ritrovano affinché li si possa dotare di strumenti idonei alla gestione della pandemia e di tutte le casistiche e complicazioni che Ministeri e Regioni vorranno introdurre».


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