Partito democratico: Casale sceglie Veltroni, Susta e Crisafulli
di Massimiliano Francia
Circa il 68% degli elettori (sommando i risultati delle due liste) che domenica scorsa si è recato al mercato Pavia ha scelto Walter Veltroni come leader del nascente Partito Democratico, contro al 26% che ha indicato Rosy Bindi e a poco più del 5% che ha invece optato per Enrico Letta.
Una affermazione netta soprattutto a Casale anche se in altri seggi Veltroni ha raggiunto percentuali ancora più elevate con il 76% circa di Frassineto, San Salvatore e Valenza.
Complessivamente, a livello di collegio, Veltroni ha ottenuto il 56.25% con la lista capeggiata da Gianni Crisafulli a cui va aggiunto il 6.91% di quella di cui era capolista Elisabetta Re.
Alla Bindi il 31.57% (capolista Maria Merlo) e il 5.27% a Enrico Letta (capolista Mauro Oglietti).
La Bindi si è però a sua volta affermata nettamente in alcuni seggi: a Cerrina, con il 61.54%, a Conzano con il 70%, e poi a Occimiano (65%) e a Rosignano (58%).
Miglior affermazione della lista capeggiata da Oglietti a sostegno di Letta a Ozzano con il 12% circa.
Un successo per Veltroni che si tradurrà nella investitura di tre dei quattro componenti la lista (Gianni Crisafulli, Cristina Bargero e Alessio Panelli) che diverranno membri della Assemblea Nazionale Costituente.
Con loro anche Mariuccia Merlo per la lista Bindi.
«Siamo contenti della partecipazione, perché il nostro vuole essere un partito popolare», commenta Gianni Crisafulli.
«Questo dimostra che il fatto di avere messo in lista dei giovani, una classe di amministratori nuova che sa stare in mezzo alla gente è stato apprezzato.
«Il voto di ieri è una spinta dal basso per lavorare insieme, uniti per il bene della città; un voto importante, in un momento in cui si dice che la partecipazione non c'è; i dati di ieri dicono il contrario. Continuerò a lavorare con la passione, la voglia, l'umiltà che è quello che la gente vuole e che ci ha premiati a Casale», conclude Crisafulli.
Entro la fine dell'anno, prevede dovrebbero essere costituiti gli organismi nazionali e regionali e subito dopo quelli locali, con l'individuazione delle direttivo e del segretario cittadino del Partito Democratico.
Ma qualcuno ritiene che i tempi potrebbero essere anche più stretti e intanto il 27 ottobre dovrebbe svolgersi la prima convocazione della Assemblea Nazionale.
«In ogni caso è importante che in questo momento – sottolinea Crisafulli – si dia stabilità alla giunta».
Per quanto riguarda invece le elezioni del segretario regionale il risultato appare più equilibrato con il 48,8% per la lista Veltroni1, il 10.15% per la Veltroni2 e il 41.04% per la Bindi.
E infatti alla fine anche se solo per un vantaggio di pochi seggi l'ha spuntata Gianfranco Morgando, outsider veltroniano che faceva ticket con la Bindi e che ha battuto Susta candidato ufficiale dei veltroniani.
«Domenica si è vista la voglia dei cittadini di esserci, di fare politica, di una politica che si riavvicini alla gente fuori dai giochi di palazzo», commenta Riccardo Coppo, candidato per l'Assemblea regionale.
«La scelta di appoggiare Rosy Bindi sapevamo che era di minoranza e tuttavia andava sostenuta per il messaggio di apertura e di partecipazione che conteneva. L'ottimo risultato ottenuto da Morgando premia la scelta coraggiosa di voler costruire il partito dal basso e non con gli accordi di vertice a Roma. Onestà, partecipazione, semplificazione sono le domande di cambiamento chieste dai cittadini che non possiamo deludere».
Nel nostro collegio sono otto gli eletti che diverranno membri effettivi della Assemblea Costituente Regionale.
Quattro saranno certamente assegnati alle liste a sostegno di Susta, tre a quella di Morgando, mentre l'ultimo è incerto e occorrerà attendere i risultati definitivi.
Sembrerebbero pertanto certi i nomi di Daniele Borioli, Micol Bissacco, Davide Sandalo e Stefano Novelli, della lista «Democratici con Susta»; e di Riccardo Coppo, Renata Zecchino e Arcangelo Mastrandrea, della lista «Gianfranco Morgando segretario».
L'ultimo seggio sarebbe in ballottaggio tra il capolista della seconda lista a sostegno di Susta (Massimo Mensi) e il quarto di quella che sosteneva Morgando (Giovanna Meregaglia).
Da destra Nicola Sirchia, Forza Italia guarda «con rispetto ma anche distacco a operazioni tutte interne alla sinistra. Ci interessa di più capire quali coerenza e quali fatti seguiranno alle parole».
Ma Sirchia non perde occasione per sottolineare la presenza del sindaco di Casale Paolo Mascarino alla assemblea costituente di Sinistra Democratica: «Il primo cittadino appare sempre più schiacciato verso le ali estreme della sinistra e a questo punto vorremmo capire quale sarà l'orientamento per il futuro dell'amministrazione».