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  • 13 settembre 2012
  • Casale Monferrato

Ritrovata in via Roma una grande Domus romana

Casale è sempre di più Vardacate, nome (e insediamento) romano. Se ne ha quasi la certezza dopo l’ultimo importante ritrovamento emerso da scavi archeologici in corso in un’area all’interno di via Roma (vicolo Grosso), quella dell’ex cinema Moderno. Qui sta venendo alla luce una Domus, una grande casa romana, lo provano il sedime in pietre fluviali, murature, pozzo compreso e parecchi frammenti di anfore e utensili. Dalla Soprintendenza archeologica l’esame dei funzionari territoriali Marika Venturino e Alberto Crosetto e una importante affermazione. Dice Crosetto: “Abbiamo la certezza che sotto l’area si estendesse una città romana, non una semplice villa, da individuare tra il secondo secolo avanti Cristo e il secondo dopo Cristo”. Elementi suffragati ricordiamo dai primi ritrovamenti a palazzo Misericordia in via Lanza, seguiti poi in piazza Mazzini, in via Paleologi e “nella metà degli scavi per le isole ecologiche”. I ritrovamenti attuali sono importanti perchè allargano l’area fino ad oggi conosciuta della città romana, che si pensava più verso a Nord come porto fluviale, commerciale. Erano rimasti senza esito gli scavi di Santa Croce. Tornando all’ex Moderno sono al lavoro Fabio Pistan (responsabile scavo), Davide Casagrande, Nicola Pozzato, Fabrio Ombrelli e Christopher Jones. Gli scavi parlano. L’area romana fiorente fino al primo Impero ha poi subito un ridimensionamento e sono sorte strutture lignee (sono state rinvenute le palificazioni) a sua volta sostituite da murature, siamo nel Basso medioevo, con elementi importanti come una scala e una niviera (contenitore della neve, ghiacciaia ante litteram). Sarebbe utile a questo punto poter organizzare una mostra dei ritrovamenti come è stato fatto per l’insediamento longobardo di Mombello, l’esposizione ha il titolo Judiciaria Torrensis ed è collocata nell’ipogeo del Museo Civico, mentre una vetrina al primo piano raccoglie alcuni reperti della necropoli di Pobietto. AGGIORNAMENTO Si è concluso alle 11,30 di giovedì 20 settembre un importante sopralluogo agli scavi archeologici in corso in via Roma (ex cinema Moderno); presenti il sindaco Giorgio Demezzi, l’assessore alla cultura Giuliana Romano Bussola, Alberto Crosetto per la Soprintendenza e l’arch. Maria Federica Chiola. L'arch. Chiola è progettista e direttore dei lavori di costruzione di uno 'stabile a uso residenziale per la San Martino Srl. Asti', come si legge sul cartellone affisso all'ingresso del cantiere che recita anche 'permesso di costruire dell'11 ottobre 2011' e 'data inizio lavori 17 ottobre'. Per precisione i lavori sono parzialmente proseguiti in contemporanea con l'indagine archeologica; successivamente, per motivi logistici, hanno proseguito solo gli archeologi che tra pochi giorni sospenderanno per consentire all'impresa edile di cominciare a costruire il fabbricato. Al sopralluogo di giovedì erano presenti ovviamente questi esperti che portano avanti i lavori giunti a metà dell'area: Fabio Pistan (responsabile scavo), Davide Casagrande, Nicola Pozzato, Fabrio Ombrelli e Christopher Jones. “Abbiamo la certezza assoluta che Casale è romana...”, ha esordito Crosetto salutando il sindaco. Una dichirazione molto importante che il primo cittadino ha poi ripreso alla inaugurazione dell'anno accademico Unitre L’incontro è proseguito con l’illustrazione di quanto fino ad oggi messo in luce: una Domus nata nel I secolo dopo Cristo.Le strutture preesistenti su cui sorge ad un esame preliminare dei materiali, scendono nel tempo fino al II-I a.C.. I materiali fittili ritrovati (tra cui due monete -una di Faustina Augusta-e una splendida olletta contenente unguenti) sottolineano l’importanza di Casale (Vardacate) come luogo romano di scambi e commerci e dovrebbero essere oggetto di una mostra del Museo Civico. l.a.-d.r.

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Roberto De Alessi

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