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Al Museo di Castelvecchio
Gian Marco Savio "seller" del polittico veronese
Uno straordinario complesso rinascimentale

Il percorso di visita del Museo di Castelvecchio a Verona si arricchisce con una nuova opera: viene esposto al secondo piano della Reggia il Polittico detto di san Luca, uno straordinario complesso rinascimentale di intagliatore veronese acquisito nell’estate del 2020 dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo. Il MiBACT l’ha destinato all’esposizione al Museo di Castelvecchio quale deposito della Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro di Venezia afferente alla Direzione regionale Musei Veneto, offrendo così un’eccezionale opportunità di arricchimento del percorso di visita del museo scaligero. Il Polittico, a tre scomparti e due registri, raffigura la Madonna con il Bambino in trono, San Bernardino da Siena, San Vincenzo Ferrer. Nel registro inferiore, San Luca Evangelista seduto allo scrittoio con San Rocco e San Sebastiano ai lati. L’impianto architettonico della cornice e la concezione delle statue, sono testimonianza del clima di ricezione a Verona del rinnovamento portato da Andrea Mantegna. Gli studi recenti collocano il polittico tra gli anni ‘70 e ‘80 del Quattrocento, quale trait d’union tra la bottega dei Giolfino e l’attività di Giovanni Zebellana.
Il Polittico è stato presentato al Museo di Castelvecchio dal sindaco Federico Sboarina e dall’assessore alla Cultura Francesca Briani. Presenti il direttore dei Musei Civici Francesca Rossi, il direttore regionale Musei Veneto Federica Gonzato, l’antiquario trinese Gian Marco Savio, che si è occupato della vendita dell’opera al Mibact, e Pierantonio Bellini degli Amici dei Civici Musei d’Arte. Proprio il presidente pro tempore dei Lions Marchesi del Monferrato è stato fondamentale nella importante trattativa artistica-culturale. Dal 1979 è totalmente immerso nel suo lavoro: «Mi sono separato dall’oggetto più bello della mia vita», ammette Savio, annunciandoci l’importante “affaire”, in cui è stato coinvolto.
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