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  • 21 maggio 2012
  • Casale Monferrato

Fare i conti con il clima: Buzzi-Unicem favorita negli Stati Uniti ma non in Europa

L’assemblea dei soci di Buzzi Unicem ha approvato il bilancio dell’esercizio 2011, mentre il consiglio di amministrazione (presieduto da Sandro Buzzi) ha preso in esame il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2012. L’Assemblea ha deliberato: • di coprire la perdita d’esercizio di euro 5.683.268,81 mediante utilizzo della riserva utili portati a nuovo; • di distribuire un dividendo di 0,05 euro per ogni azione ordinaria e per ogni azione di risparmio, tramite prelievo da riserve disponibili; La misura del dividendo è uguale per entrambe le categorie di azioni in quanto derivante da riserve disponibili come previsto dall’art. 28 dello Statuto. Il dividendo verrà posto in pagamento dal 24 maggio 2012. Ci siamo più volte diffusi sui dati del 2011 del secondo gruppo cementiero italiano (e tra i primi del mondo), quando essi sono stati tempestivamente resi noti qualche tempo fa. Ci limitiamo qui a ricordare alcune cifre, contenute nel documento di bilancio approvato. Il fatturato consolidato dell’esercizio è ammontato a 2.787,4 milioni di euro (+5,2% rispetto a 2.648,4 milioni del 2010), mentre il margine operativo lordo è stato di 429,4 milioni di euro (387,0 milioni nel 2010). Il risultato netto di competenza del gruppo è passato da una perdita di 63,5 milioni nel 2010 ad un utile di 26,4 milioni di euro nell’esercizio in esame. L’indebitamento finanziario netto del gruppo al 31 dicembre 2011 si è situato a 1.143,1 milioni di euro, in riduzione di 123.9 milioni rispetto ai 1.266,9 milioni di fine 2010. Il patrimonio netto al 31 dicembre 2011, inclusa la quota spettante ai terzi, si è attestato a 2.844,8 milioni di euro, contro i 2.803,7 milioni di fine 2010. Il rapporto indebitamento netto/patrimonio netto è sceso a 0,40 contro 0,45 del precedente esercizio. La società capogruppo Buzzi Unicem SpA ha chiuso l’esercizio, come si è visto, con una perdita di 5,7 milioni. Ed eccoci ai dati e alle informazioni della trimestrale al 31 marzo 2012. Ci viene innanzitutto offerta questa sintesi (dati consolidati del gruppo) : • Vendite di cemento e di calcestruzzo preconfezionato in diminuzione rispettivamente del 4,0% e del 12,5%; • Il freddo inverno, rispetto a quello asciutto e mite del primo trimestre 2011, ha penalizzato le vendite in Europa Centrale ed Italia; • Ricavi netti pari a 562,2 milioni (nel 2011: 569,4 milioni); margine operativo lordo di 22,4 milioni (nel 2011: 42,7 milioni); • Confermata per l’intero esercizio 2012 la previsione di risultati operativi simili a quelli dell’anno precedente; Nel trimestre in esame la vendite di cemento sono state pari a 5,3 milioni di tonn. (5.6 milioni nel primo trimestre 2011), mentre le vendite di calcestruzzo sono state di 2.8 milioni di mc ( 3,3 milioni nel primo trimestre 2011). E l’indebitamento netto si è attestato su 1.204,6 milioni di euro a fine marzo 2012, contro 1.143,1 milioni di inizio di anno. Nella trimestrale di Buzzi Unicem si afferma poi: «La domanda di cemento e calcestruzzo preconfezionato durante il primo trimestre 2012, nelle aree geografiche in cui opera il gruppo, ha presentato una flessione rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il fattore climatico, con un inverno particolarmente freddo, soprattutto nel mese di febbraio, ha inciso negativamente nei paesi dell’Europa Centrale ed in Italia; la variazione sfavorevole dei volumi di vendita è stata accentuata anche dal difficile confronto con lo stesso trimestre dell’anno precedente, caratterizzato da un clima asciutto e mite. Negli Stati Uniti d’America, all’opposto, la robusta crescita dei volumi di vendita nell’anno in corso è stata favorita da un inverno particolarmente clemente e dal confronto con quello rigido del 2011. L’andamento dei volumi di vendita è stato favorevole anche in Messico e nell’Europa Orientale, con l’eccezione della Repubblica Ceca». Ma ecco, nel finale della relazione della trimestrale, questo interessante passaggio sulla evoluzione prevedibile della gestione: «Il primo trimestre dell’esercizio ha mostrato un avvio largamente condizionato dalle condizioni climatiche, in modo favorevole negli Stati Uniti ed all’opposto, sfavorevole in Europa Centrale ed Italia. I paesi dove i risultati si potrebbero discostare maggiormente rispetto alle ipotesi iniziali sono l’Italia, in senso negativo e gli Stati Uniti d’America, in senso positivo. Dopo aver verificato le effettive condizioni operative nei mesi primaverili, sarà possibile definire con maggior precisione l’evoluzione dello scenario ipotizzato. In quest’occasione, pertanto, riteniamo di confermare, con riferimento all’intero esercizio 2012, la nostra previsione di risultati operativi simili a quelli dell’anno precedente».

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Emanuela Pastorelli

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