Buzzi Unicem ha reso noti i dati preliminari consolidati del gruppo per l'esercizio 2007. Sono dati che attestano andamenti sempre in crescita, sul versante produttivo e anche su quello dell'utile. Dal quartiere generale casalese di via Luigi Buzzi si sottolineano in effetti questi andamenti:
• Vendite di cemento e di calcestruzzo preconfezionato in aumento rispettivamente del 2,2 per cento e del 2,9 per cento
• Fatturato consolidato +9,1%, trainato dall'Europa Orientale
• Utile netto dell'esercizio 2007 in sensibile crescita («sulla base delle informazioni preliminari disponibili, si afferma testualmente da parte delle Investor Relations del gruppo, si confermano le attese per l'intero esercizio 2007 di un utile netto in sensibile crescita»).
Ed eccoci alle informazioni di dettaglio. Le vendite di cemento del Gruppo Buzzi Unicem sono ammontate a 34,1 milioni di tonnellate, +2,2% rispetto all'esercizio 2006. Il progresso è attribuibile all'andamento positivo della maggior parte dei mercati di presenza, con esclusione degli Stati Uniti d'America e dell'Italia. I Paesi dell'Europa Centro-Orientale ed il Messico sono quelli nei quali i volumi venduti hanno beneficiato di situazioni operative particolarmente favorevoli.
Le vendite di calcestruzzo preconfezionato sono aumentate del 2,9%, a 17,0 milioni di metri cubi, soprattutto grazie all'ingresso nel perimetro di consolidamento delle attività situate nei Paesi Bassi, nonché al positivo contributo dell'Europa Orientale ed al continuo sviluppo delle produzioni in Messico.
Il fatturato consolidato ha registrato una crescita del 9,1%, da 3.205 a 3.496 milioni; le variazioni di perimetro hanno avuto un effetto positivo di 122 milioni, mentre l'effetto cambio è stato negativo per quasi 111 milioni. A parità di condizioni, il fatturato sarebbe aumentato del 8,8%.
L'indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2007 ammonta a 621 milioni di euro, in aumento di 12 milioni rispetto ai 609 milioni di fine 2006. Ma ecco l'andamento dei gruppo in Italia (dove la domanda è in rallentamento) e nella "regione" (Europa Orientale) dove c'è più dinamismo. Citiamo testualmente da quanto ci comunicano da Buzzi Unicem.
In Italia le vendite di cemento, comprese le quantità destinate all'esportazione, sono diminuite del 1,2%; tale risultato è riconducibile ad una prima parte dell'anno positiva, mentre nel terzo e specie nel quarto trimestre dell'anno il calo dei volumi è stato marcato rispetto al periodo di confronto, che era stato caratterizzato da condizioni meteo particolarmente miti. La fase di rallentamento della domanda si è acuita nell'ambito della costruzione residenziale e per la graduale conclusione di alcuni lavori pubblici. Per contro la situazione dei ricavi medi unitari è migliorata, a parziale compensazione dell'inflazione da costi e delle sempre più stringenti normative ambientali che richiedono investimenti crescenti.
Le vendite di calcestruzzo preconfezionato hanno risentito in maggior misura del rallentamento della domanda, facendo registrare una frenata del 10,9% anche a seguito di una riduzione del perimetro. Nel complesso il fatturato delle attività italiane si è attestato a 961 milioni, in diminuzione del 4,2% rispetto al 2006.
E' proseguito invece il momento di mercato assai favorevole dei Paesi dell'Europa Orientale, seppur in attenuazione rispetto all'andamento dei primi nove mesi.
In Polonia, a fronte di un mercato cresciuto a doppia cifra, le vendite sono state in linea con quelle dell'anno precedente, integrate tuttavia da una quota di trading infra-gruppo proveniente da Germania e Repubblica Ceca, con conseguente beneficio di quest'ultima nazione, che ha registrato vendite di cemento in crescita del 20,1% rispetto ad un mercato cresciuto di circa il 7%.
In Repubblica Ceca e Slovacchia, i volumi di calcestruzzo preconfezionato della controllata ZAPA hanno avuto un andamento assai brillante (+10,9%). In Polonia le attività del calcestruzzo preconfezionato hanno migliorato i volumi di produzione del 2,8%.
I ricavi della Polonia sono passati da 110 a 143 milioni (+29,3%), grazie ad un effetto prezzi in valuta locale largamente positivo (+19,3%); a parità di tassi di cambio il fatturato sarebbe aumentato del 25,6%.
Il fatturato delle attività in Repubblica Ceca è stato di 216 milioni (182 milioni nel 2006); il buon andamento delle vendite è stato amplificato da prezzi in aumento del 4,3% in valuta locale e da un effetto cambio positivo del 2% circa.
In Ucraina lo sviluppo del mercato delle costruzioni è stato decisamente favorevole: le vendite di cemento sono cresciute del 12,4% e quelle di calcestruzzo preconfezionato del 37,2%. La combinazione di maggiori volumi di vendita e prezzi in netta ascesa (+69,3%) si è tradotta in un fatturato di 179 milioni di euro (+67,2%); escludendo l'effetto dovuto alla debolezza della valuta locale la variazione sarebbe stata positiva del 82,4%.
In Russia il settore delle costruzioni ha continuato a svilupparsi in maniera dinamica, tuttavia le tonnellate vendute sono analoghe a quelle dello scorso anno, a causa del noto raggiungimento della capacità produttiva. I prezzi medi di vendita in valuta locale sono in sorprendente miglioramento (+68,8%), a beneficio del fatturato che si è portato a 198 milioni di euro, in crescita del 59,8% sul 2006 (+64% a parità di tassi di cambio).