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A Saluggia

Livanova: revocati i licenziamenti di 83 lavoratori

Continuerà la produzione delle valvole biologiche

Si è svolto presso la sede di Confindustria a Vercelli un incontro tra la direzione Livanova, le Organizzazioni Sindacali Filctem CGIL, Femca CISL e Uiltec UIL e la RSU dello stabilimento. L’incontro ha visto la formalizzazione della revoca immediata della procedura di licenziamento collettivo che coinvolgeva 83 lavoratori a seguito dello spostamento della produzione delle valvole biologiche nello stabilimento canadese.

Oltre alla revoca dei licenziamenti la società ha confermato la continuità delle produzioni in essere nel sito di Saluggia e dei progetti già avviati o previsti nei mesi passati. Sicuramente una buona notizia non solo per tutti i lavoratori coinvolti ma anche per il territorio che continua a mantenere produzioni strategiche. Le giornate di mobilitazioni messe in campo da tutti i dipendenti hanno ottenuto il risultato sperato, adesso occorrerà monitorare la situazione mettendo alla prova l’azienda sull’impegno preso oggi di lavorare affinché il sito continui ad essere strategico nel futuro.

«La notizia della revoca del procedimento di licenziamento di 83 dipendenti dello stabilimento Livanova di Saluggia, nel Vercellese, oltre ad essere un'ottima notizia rappresenta un fatto estremamente significativo, in quanto conferma la volontà dell’azienda Sorin di proseguire a investire sul nostro territorio - dichiarano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore al Lavoro Elena Chiorino - Il settore biomedicale piemontese, infatti, proprio grazie alla ricerca e al know how delle persone coinvolte, rappresenta un’eccellenza non soltanto locale, ma italiana ed europea, che va mantenuta e, se possibile, ulteriormente potenziata e rafforzata. Il lieto fine di questa vicenda dimostra come il dialogo produttivo fra tutte le parti in causa, dall’azienda ai sindacati, dalle Istituzioni come la Regione, la Provincia e i Comuni, Confindustria, i rappresentanti del mondo produttivo e i lavoratori, può davvero produrre risultati concreti, positivi e tangibili. In un momento di oggettiva difficoltà come quello che stiamo vivendo sul fronte occupazionale, occorre difendere le nostre eccellenze e il saper fare dei nostri lavoratori facendo squadra e remando tutti nella stessa direzione, senza alcun distinguo, nell’unico ed esclusivo interesse del nostro territorio e di chi, in quel territorio, vive e lavora».


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Veronica Spinoglio

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