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Il freddo del gruppo Cold Car cammina in positivo

Cold Car di Occimiano è un gruppo che, nella costellazione del freddo del Casalese, usa storicamente lo slogan del “freddo che cammina”, essendo leader nel campo delle carrozzerie refrigerate e isotermiche. Cold Car costituisce un gruppo, perché controlla due società complementari e funzionalmente legate al suo core business, che sono Cold Trading e Sicar. Esse svolgono specificamente queste particolari attività: • Cold Trading S.r.l.: produzione di accessori e particolari per le carrozzerie dei veicoli frigoriferi, attività di commercio di carrozzerie refrigerate e isotermiche, autofurgoni refrigerati e produzione di gruppi frigoriferi. • Sicar S.r.l.: assemblaggio e verniciatura delle carrozzerie isotermiche. Nella nostra analisi ci basiamo sui dati del bilancio consolidato e del bilancio della capogruppo, per fornire alcune informazioni (per l’esercizio 2010) su un gruppo che, nel settore del freddo del Casalse, si muove con efficacia ed efficienza. Cominciamo fornendo i dati di sintesi del fatturato consolidato, del valore della produzione e del risultato (prima delle imposte) per gli esercizi 2010 e 2009 (le cifre riportate sono in euro): Fatturato 2010 27.285.675 2009 25.808.397 Valore della produzione 2010 28.076.064 2009 24.933.508 Prima delle imposte 2010 1.485.104 2009 1.017.709 Ed ecco come la capogruppo, in sintesi, ci illustra come il gruppo si muove in un settore che qualifica il Casalese, pure con la crisi dell’azienda che era (da noi, ma con estese presenze esterne) largamente il numero uno del settore medesimo. «La Cold Car pur operando in maniera contenuta sul mercato italiano (che conta – arrotondiamo - solo per il 14% del totale delle vendite, contro il 20% negli altri Paesi dell’Unione Europea e quasi il 66% nei Paesi extra Unione) continua la propria politica di mantenimento e penetrazione nei mercati tradizionali europei e lavora duramente per conquistare nuovi mercati emergenti. La Società continua sempre ad investire in innovazione orientando i propri sforzi in studi, ricerche e utilizzo di nuove tecnologie e materiali volte all’ottenimento della piena soddisfazione dei clienti. Si evidenzia la difficoltà a realizzare buoni margini a causa degli alti costi di manodopera, dell’aumento considerevole dei costi delle materie prime e dei servizi da una parte e dall’altra dalle difficoltà ad aumentare i prezzi di vendita». Segnali positivi per il futuro E poi si aggiunge: «L’intero periodo dell’esercizio in esame (il 2010) si è svolto in un clima politico di incertezza caratterizzato dagli strascichi dalla crisi economica mondiale che ha investito tutti i mercati. Tuttavia nella seconda parte dell’anno si sono registrati segnali positivi che lasciano ben sperare per il futuro». Vanno sottolineati, in queste affermazioni del gruppo di Occimiano (che conosciamo dai tempi del presidente e fondatore, Gianni Novarino e che oggi è presieduto da Giuseppe Morano), gli aspetti, sempre fondamentali, della ricerca e dell’innovazione. E si citano i seguenti progetti in corso : il progetto regionale ATS, il progetto nazionale Vector e il progetto europeo Ecocity Move (i tre livelli territoriali, dal regionale al nazionale e all’europeo, indicano le origini dei finanziamenti relativi).

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