Un contratto d’acquisto con clausole vessatorie fino a settemila euro: denunciato un venditore
Il trucco era collaudato. Alla vittima prescelta veniva comunicata telefonicamente la possibilità di acquistare su un catalogo diversi tipi di prodotti - in particolare elettrodomestici - a prezzi molto vantaggiosi, usufruendo di sconti che venivano applicati tramite una serie di buoni rilasciati dalle ditte che commercializzavano la merce. Anche se il potenziale cliente declinava l’invito spiegando di non essere interessato all’acquisto, con il pretesto di lasciare in visione il catalogo un venditore si presentava al domicilio e, con un po’ di insistenza, proponendo prodotti veramente a un prezzo più che favorevole, riusciva a piazzare qualche oggetto.
Le cifre non andavano mai oltre il centinaio di euro, un costo in realtà molto vantaggioso in relazione alla qualità del prodotto proposto. Dopo un buon lavoro di “intortamento”, le vittime - quasi sempre casalinghe non più giovanissime - si lasciavano convincere e facevano un ordine, sottoscrivendo un modulo di acquisto. In realtà firmavano un contratto “capestro” con clausole vessatorie, per ordini fino a 7mila euro.
Nella rete di questa truffa è finita anche una settantenne di Ozzano ma il raggiro non è andato a buon fine per l’intervento dei Carabinieri della locale stazione ai quali la donna si è rivolta quando ha capito che qualcosa non andava. Così i militari dell’Arma hanno identificato e denunciato a piede libero un pregiudicato padovano di 46 anni - del quale non è stata resa nota l’identità - per il reato di tentata truffa.
L’uomo aveva proposto alla pensionata monferrina un contratto per conto di una ditta di Venezia - per altro esistente - “confezionato” ad arte al fine di indurre il sottoscrittore a credere che l’impegno economico per il servizio offerto fosse di 100 euro ma che, tra le clausole, nascondeva in realtà una reale spesa contrattuale di 7mila euro. La donna, insospettita dall’atteggiamento del venditore, ha chiamato i Carabinieri che, giunti tempestivamente sul posto, lo hanno fermato all’interno dell’abitazione, svelando l’illecita natura del suo operare.