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  • 20 settembre 2013
  • Casale Monferrato

Commissariato di Polizia: una chiusura annunciata?

Dopo la soppressione del Tribunale, tocca al Commissariato di Polizia chiudere i battenti? Lo temono e soprattutto lo ipotizzano i sindacati di categoria maggiormente rappresentativi in provincia: Siulp, Sap, Siap, Silp, Ugl, Consap, Coisp. «Dopo aver constatato l’accorpamento del Tribunale di Casale a quello di Vercelli, con la conseguente perdita di 6 operatori di polizia giudiziaria che svolgevano l’attività di indagine sul territorio, il prossimo 7 ottobre, tre agenti verranno trasferiti da Casale ad altre sedi - spiegano in un comunicato unitario diramato nei giorni scorsi - Ad inizio anno l’organico aveva già subito la perdita di 4 poliziotti andati in pensione e di un operatore passato ad un’altra amministrazione, senza essere sostituiti». Inoltre fanno presente che altri quattro operatori sono dislocati stabilmente presso l’ufficio della Polizia Ferroviaria della stazione, in un momento in cui il trasporto su rotaia a Casale ha subito un forte ridimensionamento. Per il cartello sindacale questi elementi sembrano, di fatto, un silente e nefasto preludio ad una futura soppressione del Commissariato. Non usano mezzi termini i rappresentanti di categoria: «La speranza di un indispensabile turn over pare tramontare con la possibilità che nessuno dei 2800 iscritti al 186° Corso Allievi Agenti, che terminerà a fine mese, sarà assegnato al presidio di piazza Statuto. Come si può far fronte alle molteplici incombenze operative e burocratiche, con un organico attuale, inferiore di 10 unità rispetto alla pianta organica stabilita dal Dipartimento di P.S., prevista nel lontano 1988, quando, da allora, le esigenze amministrative sono notevolmente aumentate, il personale è invecchiato ed il tasso di criminalità è esponenzialmente in aumento? Come si può garantire la sicurezza dei cittadini casalesi, anche considerato il particolare stato di tensione originato dalla crisi occupazionale, con le limitate forze a disposizione?». Si ipotizza pertanto una decisione forzata: per ridurre al minimo i disagi dei cittadini e rendere dignitoso il lavoro degli operatori di Polizia sarà imposta la “scelta” di dedicare le esigue risorse o alla gestione della quotidiana attività burocratica, a discapito della sicurezza, o viceversa, di garantire il controllo del territorio costringendo la cittadinanza a rivolgersi alla Questura di Alessandria per ogni incombenza amministrativa con l’immaginabile disagio della distanza e dei costi da sostenere. «Il Commissariato di Casale è il primo fondato in Italia. Quindi se è intenzione del Ministero dell’Interno che continui a svolgere le proprie mansioni, garantendo la sicurezza e l’attività operativa nell’arco delle 24 ore, pare indispensabile dotarlo di un organico adeguato. In caso contrario, come per il Tribunale, se ne preveda la soppressione assumendosene tutte le responsabilità, in quanto la sicurezza della popolazione è un diritto primario», concludono le parti sindacali che hanno chiesto un urgente incontro con il prefetto ed il questore, coinvolgendo anche il sindaco di Casale, allo scopo di creare un’azione sinergica nei confronti del Ministero, prima che vengano attuate le definitive assegnazioni. Incontri che ieri sono stati programmati per la mattinata di lunedì: alle 10 in Questura e un’ora più tardi in Prefettura. Nel pomeriggio sarà la volta del sindaco Demezzi.

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