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Iniziativa
A Moncalvo una piazza virtuale per la Fiera del Bue Grasso
Per valorizzare la tradizione

Una diretta di circa un’ora e mezza sui social network e un contest online. Si è svolta così la 383ma edizione della Fiera Nazionale di Sua Maestà il Bue Grasso di Moncalvo.
«Un modo per tenere alta l’attenzione sulle nostre eccellenze enogastronomiche», ha detto il sindaco Christian Orecchia durante l’incontro andato in diretta in contemporanea su numerose pagine Facebook e su Youtube mercoledì scorso 9 dicembre.
L’incontro online si è svolto nella cucina del ristorante Corona Reale di Moncalvo dove il conduttore Stefano Zunino ha lanciato numerosi collegamenti da Moncalvo a Nizza Monferrato per il progetto di valorizzazione del territorio www.mangiofuori.it.
«Non essere in piazza Carlo Alberto oggi mi manca tantissimo. Saremmo già stati in piazza dall’alba con gli allevatori a gustare la zuppa di trippa e ceci e vedere i giganti bianchi», ha detto Luisella Braghero, presidente e anima della commissione Fiera che ha poi ricordato la scomparsa poco meno di un mese fa del macellaio Giovanni Mosca di Biella, 74 anni, premiato nel 2013 per i 50 anni di presenza continuativa in Fiera.
Il vicepresidente della Regione Fabio Carosso, astigiano, si è complimentato con l’organizzazione della manifestazione che insieme a Moncalvo ha coinvolto Vesime, Nizza, San Damiano e Villanova d’Asti. «È bello vedere la sinergia che siete riusciti a creare. Il Piemonte è anche questo: non ci arrendiamo mai, ma siamo sempre qui a proporre i prodotti che solo noi abbiamo», ha detto Carosso che poi ha proseguito: «Speriamo che da domenica il Piemonte diventi zona gialla e che i ristoranti possano finalmente riaprire per far gustare le loro prelibatezze in sicurezza a tutti».
Un augurio che ha rivolto anche Mauro Carbone, direttore ATL Langhe Roero e Monferrato, ricordando le eccellenze del nostro territorio e le sue particolarità: «In nessun altra parte del mondo il cuoco entra nella sala del proprio ristorante direttamente con il carrello sui si trova il bollito fumante. Venire qui a Moncalvo è un’esperienza esclusiva, per chi viene da lontano. Il momento del Gran bollito è un appuntamento culturale che parla di tradizione e di storia».
Durante la diretta, il macellaio moncalvese Lauro Micco ha presentato i sette tagli del bollito: biancostato caramella, cappello da prete, punta di petto, reale, petto d’oca, muscolo di coscia e muscolo di spalla e i sette ammennicoli: coda, testina, lingua, zampino, lonza, cappone e cotechino mentre Sonia Da Marco e Domenico Andrin del Corona Reale hanno parlato delle verdure e delle sette salse da accompagnare al piatto di carne.
Momento significativo dell’evento online è stata la premiazione del contest organizzato dalla commissione Fiera moncalvese a cui hanno partecipato 37 capi e ai cui allevatori sarà dato un attestato di presenza per ricordare la particolare all’edizione 2020.
«Ci tengo a ricordare che è un gioco, non c’è nessun giudizio tecnico dato da esperti sugli animali, ma i capi hanno vinto grazie all’interazione dei post sui social network in base alle preferenze degli utenti – ha commentato il sindaco Christian Orecchia - è un momento diciamo goliardico per tenere accesa l’attenzione sulle nostre eccellenze e sui nostri capi». Ad aggiudicarsi il primo premio della categoria “buoi” è stato Zeus, bue di 4 anni e mezzo dal peso di 1080 chili allevato nella azienda agricola “Monfrin” di Stefano e Giulia Micco. Gli altri vincitori sono stati per la categoria “mista” la vitella Dea di Chiara Colombaro di Grazzano Badoglio, per la categoria “manzi” e “manze” un capo di Luigi Quarello di Tonco, e uno di Giancarlo Vaira di Serralunga d’Alba.
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