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  • 10 marzo 2022
  • Casale Monferrato

Istituto Balbo

La guerra coinvolge i giovani: già raccolti oltre mille euro

Raccolta fondi organizzata da dieci liceali

Anche gli studenti dell’Istituto Balbo si sono organizzati in una raccolta fondi pro popolazione ucraina, riuscendo a mettere insieme 1.087,36 già trasferiti all’Associazione Time4Life International, presente in Trentino, Lombardia e Piemonte.

L’iniziativa è partita dai liceali Francesca Biscaro, Giulia Pisanu, Alice Russo, Alessia Pisanu, Caterina Ganora, Camilla Lombardi, Giulia Maroni, Gaia Baracco, Clarissa Ghimici e Ilaria Deambrogio e ha coinvolto anche i professori, mentre la scelta dell’associazione è stata suggerita da una delle studentesse, la cui zia Antonella Trentin è una delle volontarie attivamente impegnate. La missione inizierà il 10 marzo e durerà una settimana. 

«In questi giorni abbiamo potuto soppesare la fragilità della realtà in cui viviamo e l’importanza della solidarietà, soprattutto in casi come questo in cui, per causa di un solo uomo al comando, milioni di persone siano soggiogate da terrore, distruzione, morte - racconta Giulia Pisanu - Una situazione drammatica fatta di giovani e uomini strappati dalle loro famiglie e dalle loro case per unirsi nella difesa della Nazione e di donne con i propri bambini che, messa tutta la loro vita in uno zaino, sono divenute profughi in fuga o costrette a nascondersi nei sotterranei. Di fronte all’orrore della guerra non si può restare indifferenti; ognuno di noi è stato emotivamente coinvolto tanto da decidere di unire le forze e fare la nostra parte. Restare al fianco del popolo ucraino significa mantenere un legame indissolubile con la pace e la democrazia».

«Di fronte ad eventi di impattante portata e gravità come la guerra, i nostri problemi, anche i più grandi, si sono fatti piccoli - aggiunge Caterina - ecco, dunque, il bisogno e l’urgenza di esserci e di fare qualcosa». «La mia famiglia, che vive nelle zone della guerra, sta cercando di dare una mano alle tantissime persone bisognose aiuto e, così, anch’io ho voluto unirmi in questa iniziativa di sostegno e solidarietà», prosegue Clarissa.

«La guerra in Ucraina ci ha emotivamente coinvolti; mai avremmo pensato di dover parlare ancora di morte, terrore e distruzione - osservano Francesca e Giulia - molte famiglie sono state costrette a separarsi e scappare senza sicurezza e certezze per quello che sarà il loro futuro; in un niente si sono viste distruggere tutti i loro sogni. È importante sostenere i valori dell’unione e della solidarietà così come l’aiuto vicendevole. Nel nostro piccolo abbiamo voluto esserci per fare sentire la popolazione ucraina meno sola».

Così, Alice: «Di fronte ad una situazione tanto devastante ci si interroga sulla prevedibilità e sulla mancata attenzione verso una realtà che da tempo manifestava segni fragilità da un lato e di interesse dall’altro. Parlando con persone ucraine e russe sono stata toccata dal loro profondo dolore. È immensa la sofferenza che civili ucraini e russi stanno pagando come conseguenza di qualcosa, evidentemente, più grande di loro e molto complesso; in attesa che la diplomazia possa interrompere cotanta atrocità, alle popolazioni amiche non resta che rimboccarsi le maniche per fare la propria parte, mettendo se stessi al servizio dell’umanità».  

«È importante che ognuno di noi faccia la sua piccola parte che, per molti, potrà risultare fondamentale - rimarcano Alessia e Ilaria; - tutti dovremmo calarci nei panni della popolazione ucraina per meglio comprendere il dramma umano in termini di vite spezzate, di perdita dei diritti e della libertà, fino all’abbandono delle proprie case e dei propri affetti».  

«Questa guerra mi ha portata a riflettere sulla fragilità degli equilibri e dell’esistenza e su come, in un attimo, le certezze della vita e, ancor più, la vita stessa, possano perdersi anche irreversibilmente», sottolinea Camilla che solo nell’aiuto fraterno riesce a ritrovare il necessario sollievo per continuare a sperare. «Un ringraziamento va a tutte le ragazze, i ragazzi e i proff che si sono uniti in questa iniziativa di sostegno», chiosa Gaia.


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