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La congiunturale

Confindustria Alessandria: «Perdura l’incertezza»

Il presidente Miglietta: «Investiamo nelle nostre imprese, in un clima di attesa che si prolunga»

«Le economie mondiali al rallentatore e l’Eurozona in recessione segnano il perdurare dell’incertezza sui mercati nel trimestre d’inverno. Si prolunga il clima di attesa della ripartenza dell’economia, e le prospettive degli industriali alessandrini sono ancora non positive ed in linea con quelle del periodo d’autunno, seppure in lieve recupero».

Lo fa sapere Confindustria Alessandria che ha presentato i risultati della 185a Indagine Congiunturale Trimestrale, con le previsioni di attività delle imprese associate per il trimestre gennaio-marzo 2021.

«Nel complesso, la previsione dell’occupazione è stabile a –3 (era –3 nell’ultimo trimestre), in leggera risalita quelle della produzione a –8 (era –10), degli ordini totali a –12 (era –14) e degli ordini export a –14 (era –21). In deciso calo le attese sulla redditività a –30 (era –23). In discesa la previsione di ricorso alla cassa integrazione formulata dal 31% degli imprenditori intervistati (era il 37% lo scorso trimestre) e sono sempre in maggioranza e in aumento, dal 73% all’81%, quelli che prevedono invariata l’occupazione».

«In crescita, invece, la propensione ad investire, che segnala investimenti significativi o marginali, che è dichiarata dal 76% degli intervistati (era il 68%), e anche il grado di utilizzo degli impianti al 73% della capacità (era il 71%). Il ritardo negli incassi scende ed è segnalato dal 37% degli imprenditori (era il 45%). L’indicatore di chi ha lavoro per più di un mese aumenta ed è al 74% (era 71%)».

«I riscontri della nostra indagine ancora non si discostano da quelli registrati lo scorso autunno – spiega Maurizio Miglietta, Presidente di Confindustria Alessandria - Indicatori principali tutti negativi, alto ricorso agli ammortizzatori sociali, redditività decisamente in picchiata. Ci confortano, tuttavia, le buone previsioni di investimenti, a conferma che gli imprenditori continuano ad impegnarsi per conservare e migliorare la competitività. Certo, questo continuo spostare in là il momento in cui si supererà l’emergenza, con i vincoli connessi, non aiuta la programmazione. L’incertezza quindi al momento perdura, ma non può diventare il nuovo standard in cui si opera. Occorre ora capire quali saranno i tempi, si spera rapidi, e quale sarà l’intensità del recupero».

analisi e risultati su "Il Monferrato" di venerdì 29 gennaio

 


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