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Interferenze

Canoni demaniali: l’AMC vince contro la Coutenza

La Cassazione ha considerato inammissibile l’appello

La Coutenza Canali Lanza Mellana e Roggia Fuga ha perso la causa nei confronti dell’AMC. La sentenza della Cassazione  è stata depositata il 13 giugno. A patrocinare l’AMC è stato lo Studio Monti.

Il Tribunale Regionale delle Acque Pubbliche di Torino, nel 2014, aveva annullato l’ingiunzione fatta dalla Coutenza all’AMC Spa per il pagamento di canoni demaniali per diverse interferenze e scarichi e l’importo richiesto veniva ridotto di circa 50.000 euro a seguito della consulenza tecnica d’ufficio.

In particolare venivano rideterminati i canoni in un importo inferiore (58.888 euro per il 2008, 59.305 per il 2009, 60.239 per il 2010) oltre a 3960 euro per oneri di manutenzione per un totale di 182.392 dichiarando che, per i canoni dovuti per il 2008 e il 2009, erano già stati corrisposti acconti pari a 98.125 euro.

La Coutenza presentava ricorso al  Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche di Roma che, con sentenza del 2017, dichiarava il ricorso inammissibile perché presentato fuori termine e quindi considerato tardivo.

La Coutenza non si era data per vinta e aveva impugnato detta decisione alla Corte di Cassazione la quale ora, in ultima analisi, ha confermato la validità della sentenza del Tribunale Superiore respingendo il ricorso della Coutenza condannando la stessa al pagamento del doppio del contributo Unificato. Cosa potrebbe accadere adesso? Esiste una sorta d’impugnazione straordinaria ma dovrà decidere la Coutenza se avvalersi del rimedio giuridico oppure no.


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Silvio Morando

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