A Moncalvo la messa con il vescovo e il premio "Bolla" a don Francia

Sabato mons. Sacchi sarà in città per la festa di Sant'Antonio

di Alessandro Anselmo

Festeggiamenti a Moncalvo con il vescovo Gianni Sacchi per celebrare la giornata dedicata a Sant’Antonio da Padova. Come da tradizione, domani 13 giugno il presule casalese celebrerà la messa alle ore 18 in san Francesco durante la quale sarà consegnato il premio “Mons. Giuseppe Bolla” a chi si è speso particolarmente per la parrocchia di Moncalvo. A ricevere il riconoscimento quest’anno è don Angelo Francia, parroco di Moncalvo dal 1992 al 2009, persona molto stimata in paese tanto da meritare alla fine della sua missione pastorale il titolo di cittadino onorario “per l’impegno verso la comunità moncalvese svolto con naturale riservatezza e umana disponibilità”.

Quando nei giorni scorsi è stata comunicata a don Francia l’attribuzione del riconoscimento, egli ha risposto nel suo solito stile umile e garbato, chiedendo se ne fosse “veramente degno”. La pergamena è già stata assegnata in passato a persone molto conosciute in città come il giornalista Gino Nebiolo, l’ex parroco don Carlo Grattarola, l’ingegnere Piero Messidoro, tra i promotori dell’intitolazione di un asteroide scoperto dal Thales Alenia Space di Torino, di cui era presidente, alla città di Moncalvo. Lo scorso anno il premio era stato conferito all’ex sindaco Aldo Fara.

Il riconoscimento, istituito da don Bertola nel 2016, è intitolato a monsignor Giuseppe Bolla (1885-1952), originario di Brusasco ma moncalvese d'adozione, che negli anni della Prima Guerra Mondiale prestò servizio come cappellano degli Alpini, meritando per questo la medaglia di bronzo e quella d'argento. Dopo la guerra, divenuto parroco di Moncalvo, volle che si completasse la facciata della chiesa di San Francesco e la si dedicasse al ricordo dei caduti.

Sempre sabato sarà consegnato un altro riconoscimento – ancora segreto il nome di chi lo riceverà – intitolato alla memoria del maestro moncalvese Abele Truffa, assegnato ogni anno dalla San Vincenzo, a chi si dedica al servizio dei poveri e ai bisogni della parrocchia.