Fusione nucleare, l’Enea cerca il luogo per il Dtt. Il Piemonte dovrà candidare Casale entro fine gennaio

In corsa potrebbero esserci anche Emilia Romagna, Liguria e Lazio

di Alberto Marello

Con la pubblicazione di un documento di 22 pagine, venerdì, l’Enea ha aperto la selezione per individuare il territorio sul quale costruire il centro di ricerca Dtt, progetto legato allo sviluppo della centrale a fusione nucleare di Cadarache, nel sud della Francia.

Stando alle prime indicazioni tecniche, sembrerebbe che gli stabilimenti della ex Gaiero di Casale, sito individuato nei mesi scorsi dalla Regione Piemonte, possano “vestire” i parametri specificati all’interno del documento. E proprio la Regione, ora, gioca un ruolo fondamentale. L’Ente presieduto da Sergio Chiamparino, infatti, dovrà formalizzare la candidatura di Casale entro le ore 12 di mercoledì 31 gennaio 2018.

Consegnata la richiesta, poi, si dovrà attendere fino al 15 marzo per conoscere le scelte effettuate dalla commissione dell’“Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile”. Una volta individuato il luogo più idoneo, Enea ne chiederà la disponibilità entro il 30 novembre 2018 e darà avvio ai lavori.

La realizzazione, stando alla pianificazione, dovrebbe durare sette anni, dopodiché potrà partire la sperimentazione. Sperimentazione che, è stato ripetuto in questi ultimi dodici mesi, dovrebbe durare 25 anni e occupare - a vario titolo e in diverse fasi del processo - circa 1800 persone.

All’interno del bando per l’individuazione del sito, inoltre, è stata inserita una tabella di marcia trimestrale che illustra le tempistiche di costruzione dell’impianto dal 2018 al 2025, anno durante il quale dovrebbe cominciare l’attività scientifica.

Il progetto - che prevede 500 milioni di euro di investimenti e ricadute quadruple - interessa anche alla Regione Emilia Romagna che ha già candidato un’area nei pressi di Bologna. In arrivo sembrerebbero esserci anche le candidature di Lazio e Liguria.