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  • 24 ottobre 2013
  • Ozzano

Di Pietro e Garçia su tutti a Ozzano, ma anche…

(g.pi.mor.) - Dici Di Pietro e Garçia e sembra la più scontata delle previsioni. Vedi la gara, almeno nella sua parte più intrigante (grazie al buon Cesare e al suo mezzo apri-gara per l’occasione unica quanto gradita) e ti rendi conto che pronostico facile non fa rima con andamento banale, alla prima “Tre Pozzoni” di Ozzano Monferrato. Elizabet era attesa alla controprova dopo le ingenuità di Cantavenna e l’esame è stato superato a pieni voti. La prestazione dell’atleta della Sange Running (per l’AICS tesserata Pro loco Mirabello) è stata veramente una prova di maturatità acquisita, non solo la risultanza di un termometro più basso di venti gradi. Un’avversaria di qualità (Ilaria Zavanone, Free Runners Valenza) c’era, ma la bionda centroamericana ha fatto subito capire che il vantaggio acquisito in partenza stavolta non l’avrebbe mollato. Su Maurizio i bookmakers non avrebbero accettato scommesse. Rilassato e riposato, dopo il lungo stop dovuto ad un banale infortunio, e forte dall’aver testato lui stesso il percorso (i più maliziosi hanno ipotizzato nomi di avversari che oggi meno che mai si sarebbero presentati – congettura da prendere con le molle), era il super accreditato. In pratica, non ha affatto “ucciso” la gara. All’inizio centellina ogni passo per scrollarsi di dosso un gruppetto di assatanati, di cui l’ultimo a mollare è Francesco Torino, ancora in odor di Ande peruviane, e composto anche dal vercellese Osella, dagli avisini Canepa e Patrucco (il duo Simon & Simon) e dallo stoico quindicenne Nicolae Croitor, che se ne frega del fatto che alla fine non potrà accedere alla classifica (sarebbe stato quinto assoluto). All’immissione sul falso piano sterrato che da Rolasco porta all’osservatorio della Moncia i duelli son delineati. Di Pietro sa che dovrà contenere fino alla fine il ritorno di Osella (alla faccia dell’atleta di pianura…), mentre Francesco Torino ingaggia un “corpo a corpo” con il giovanissimo valcerrinese; l’ultima contesa d’élite vede opposti il trinese Gianfranco Bedino (buon per tutti gli altri che 9,4 km per lui son troppo pochi – manco si scalda) e l’avisino Simone Canepa. Al termine dell’infinita discesa dei Rollini-Dionigi è il “muro” della Costabianca a sancire le posizioni finali. Crolla Croitor e sale in cattedra Bedino, ma Torino è ormai troppo lontano e regge benissimo, così da tenersi ben stretta la terza piazza sul podio. Di Pietro aveva ipotizzato di chiudere intorno ai 36 minuti e invece scende di 47 secondi sotto quel limite. Merito anche del soffiargli sul collo di Osella, che fa fermare il cronometro a 36’ netti. Alla fine, motivo di soddisfazione i complimenti dei partecipanti per il tracciato e l’imponente servizio d’ordine. Bicchiere mezzo pieno (o mezzo vuoto, a scelta) causa il meteo. Poche gocce durante la gara ma quella foschia (a tratti nebbia) che ha coperto quanto di bello offrivano i fondo valle, visti dal costone della Moncia, e svilito i colori autunnali, un po’ ha… rotto. PAROLA D’ORDINE: SICUREZZA – (p.l.r.) Quando ci si affaccia per la prima volta al proscenio del podismo ufficiale, con due piccole associazioni che vengono da tutt’altri settori, il primo passo, forse il più difficile, è darsi un obiettivo preciso in un mondo che, specie da queste parti, vede l’offerta (di gare) superare di un bel po’ la domanda, almeno stando al numero di tesserati in provincia di Alessandria. Ozzano ha mandato “in campo” il Circolo Ricreativo Ozzanese ed OperO; l’Avis Casale ha patrocinato (in prima linea Roberto Collato, che vi risiede, come uomo di fatica) ed il Comune ha fornito un appoggio esterno, seppure sostanzioso. Il tracciato di gara, peraltro “testato” a priori dallo stesso vincitore della gara, ai più è piaciuto e il monte premi è stato giudicato di livello decoroso, con medaglie d’argento e libri di pregio (archeologia industriale) ai “podi” e il resto coperto dagli sponsors. Il vero obiettivo, suggerito dal Comune e subito raccolto dagli organizzatori, è stato atipico ma, alla fine, si è rivelato la carta vincente nei commenti dei partecipanti e si riassume in una parola: sicurezza. Nell’anno in cui in zona si sono corsi due trails (Kitambo e Cantavenna), da quella disciplina si è preso spunto per applicare ad una corsa su strada il concetto di direttore di gara, affiancato da una vera task force. Al ruolo si è prestato Franco Scaglione, ben conosciuto per la sua esperienza di coordinamento in fatto di protezione civile. L’alta antenna montata e poi collegata alla sua auto spiccava al centro del piazzale di partenza-arrivo e la copertura radio è stata ininterrotta con i punti sensibili del percorso, per un totale di nove postazioni. Inoltre, assistenza medica affidata al dott. Enrico Bruschi (noto rianimatore da poco pensionato, nonché socio CAI; molto apprezzato il suo votarsi, per un giorno, alla collina) e dell’ambulanza CRI. Per l’occasione, come già al Kitambo, ha collaborato il Gruppo Vigilanza Ittica ARCI-Pesca FISA con cinque unità, schierate nei punti nevralgici e integrate da volontari ozzanesi del C.R.O., preparati per l’occasione, nonché dallo stesso sindaco Davide Fabbri, a presidiare la sommità della Costabianca (dov’era facilissimo, per gli atleti, sbagliare strada). Di pattuglia la Polizia Municipale e i Carabinieri locali. La copertura radio è stata anche un vantaggio per chi è rimasto sul piazzale, in quanto si è seguita la gara minuto per minuto. E proprio il piazzale era presidiato dal vicesindaco e dai “mastini” (categoria H se avesse corso) del Circolo. Il presidente del C.R.O., Anselmo Mazzucco, con Roberto Collato, ha dissetato gli atleti al quinto chilomentro, mentre “Vilma e le sue ladies”, di OperO, han gestito l’accoglienza all’interno della storica arena. Sul piazzale anche il presidente GPC Avis Casale, Giuseppe Malavasi, a supporto del giudice di gara, e il prof. Natalino Deandrea, che ha fornito assistenza alle gare di giovani promettenti come Caterina Sigliano, Stefano Bertaia (figlio d’arte), Sebastiano Costanzo, Lucrezia Portigliatti e Dario Cagetti. Alla prossima, pensando a migliorare quel tanto che immancabilmente ci sarà da migliorare, per crescere. ACCADDE NEL WEEKEND – (by Owens) – 19/10. Fausto Deandrea terzo alla 21 km di Macomer (NU) alle spalle di Giorgio Calcaterra e Marco Pajusco (vedi foto). All’ultra-trail del Lago d’Orta 20ma Simona Morbelli (80 km) e 78ma Elena Patrucco (22 km). Il Trittico UISP di Acqui Terme è vinto da Corrado Ramorino e Liliana Pagliero dopo che lo stesso Ramorino e Daniela Bertocchi si erano aggiudicati, sabato 19, l’ultima prova. 20/10. A Borgolavezzaro (NO – km6) Silvio Ganbetta secondo dopo Fabio Deangeli e a precedere Marco Bertona. Loredana Ferrara vittoriosa nella gara femminile davanti a Fabiana Talenti e Snaynezana Dothur. A San Paolo Solbrito (AT – km 12) Edmil Albertone quarto dietro a Daniele Galliano, Davide Scaglia e Gabriele Gagliardi. In gara anche Cesare Benzi (153mo) e Annalisa Bilotta (415ma). AICS a Ozzano Monferrato (vedi cronaca, foto e video). Alla maratonina di Cremona, tra i tanti, 235mo Hicham Dhimi 1:18'31", 515ma e 61ma donna Elehanna Silvani 1:25'55", 716mo Paolo Zucca 1:29'23", 837ma Ilaria Bergaglio 1:31'45", 1402mo Carlo Costa 1:39'02", 1787mo Piar Luigi Prato 1:43'42". Alla 10 km di Voghera 7mo Gabriele Astorino, 73ma Federica Bernardelli e 195ma Norma Sciarabba. Alla Marcia del Monte Gazzo (Genova, km 5,8) 134mo Adelio Parovina. Trasferta in Olanda per molti, tra cui Fabio Venturelli, 1284mo alla maratona di Ansterdam in 3:18'49", mentre sulla metà distanza troviamo 820ma Sonia Saad 1:35'18", millesima Annalisa Fagnoni 1:36'33", 13918mo Vincenzo Pierro 1:42'38" e 2574ma Caterina Carrà 1:45'34". RIFLETTORI PUNTATI SU CASTELLAZZO BORMIDA – Ora tutti gli occhi sono puntati sulla mezza maratona di Castellazzo Bormida (e relativa gara corta “StraCastellazzo” - UISP) in programma domenica 3 novembre. Preiscrizioni possibili online sul sito della Cartotecnica Piemontese che gestisce l’evento. Il campionato provinciale AICS, di cui Ozzano è stata la penultima prova (ultima collinare), si concluderà domenica 10 novembre, come da tradizione, ad Alluvioni Cambiò.

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