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Trenta milioni per la Siltal. Consistente aumento di capitale deliberato dai soci. Attendere oltre avrebbe comportato l'esclusione dai mercati

Partiranno a settembre-ottobre del 2008 alla Siltal di Ticineto le prime linee del freddo passivo con la produzione del «Thermopallet», un sistema sviluppato per la conservazione in regime di temperatura controllata di prodotti deperibili (in particolare ortofrutta, carni bovine, ovine, suine, avicunicule, prodotti lattiero-caseari, ittici e florealicoli). Una previsione che il management del gruppo è ora in grado di fare con una relativa serenità in quanto martedì scorso l'assemblea dei soci ha deliberato un aumento di capitale consistente (da 10 milioni a 30 milioni di euro) per sopperire al ritardo nella costituzione del fondo immobiliare che rappresenta l'operazione definitiva per la ricapitalizzazione del gruppo (che salirà a 50 milioni di euro). Ulteriori ritardi - spiega infatti il manager di Siltal Evasio Novarese - avrebbero di fatto rischiato di far scivolare in modo forse irreversibile l'azienda fuori dal mercato e per attuare concretamente la ricapitalizzazione attraverso il fondo immobiliare sarebbero occorsi almeno un altro paio di mesi. Troppi. Intanto, proprio per mantenere il gruppo sul mercato Siltal ha partecipato alla Fiera di Colonia - evidenzia Novarese - una tra le più importanti d'Europa nel settore degli elettrodomestici. «Abbiamo presentato i prototipi dei nuovi prodotti, la nuova gamma delle asciugattrici, i nuovi elettrodomestici da incasso, la nuova linea di frigoriferi caratterizzati da un design innovativo per creare presupposti di una ripartenza commerciale significativa». Il riscontro in termini di interesse è stato significativo ma certo - dice Novarese - «occorre vedere se nelle prossime settimane i contatti daranno frutto. In ogni era importante ripresentarci in una manifestazione internazionale». I primi effetti dell'aumento di capitale - che si sta concretizzando proprio in questi giorni attraverso il versamento delle quote - si vedranno già a partire dalle prossime settimane in quanto la produzione potrà riprendere con maggiore regolarità, compatibilmente con gli ordini. La prossima settimana entrerà in produzione una seconda linea di congelatori e poi - la settimana successiva - una degli asciugatori con un impiego complessivo di personale che arriverà a circa duecento lavoratori. Verso marzo-aprile ricomincerà poi la stagione del freddo e lì si vedrà se le nuove acquisizioni unitamente alla disponibilità di risorse consentiranno una ripartenza vera, anche in vista dell'avvio delle nuove produzioni che sono la vera scommessa, la carta su cui è basato il rilancio. «Nel frattempo la palazzina nuova degli uffici è arrivata al tetto - dice Novarese – la struttura esterna è completata, mancano solo gli impianti interni e contiamo entro maggio di spostare a Ticineto gli uffici». E anche il fondo immobiliare - ormai approvato - dovrebbe presto dare i frutti auspicati con l'intervento delle banche.

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Lorena Balbo

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